Perché Dio non distrugge Ninive città nemica d’Israele sterminandone gli abitanti? È la domanda di Giona, è la domanda di sempre.
Un cardinale-vescovo di una grande città e un avvocato che ha scelto gli Istituti penali minorili.
Paola Ziccone e Matteo Maria Zuppi.
Con Rubettino pubblicano questo testo maturato nelle conversazione tra i due nella primavera 2020 che rimarrà impressa nella storia futura.
“Questo libro – scrive Ziccone nell’introduzione – nasce dal desiderio di dare espressione a tali insegnamenti più che dall’intento di accrescere la già numerosa bibliografia sull’argomento della giustizia riparativa. Matteo Maria Zuppi è un uomo arguto e spiritoso che ho incrociato sulla mia strada di donna, di credente, di operatrice del diritto e di persona impegnata a tentare di costruire relazioni sociali positive“.
Il testo è strutturato nel dialogo tra la Ziccone e il cardinal Zuppi. Contiene anche le riflessioni di Agnese Moro e la postfazione di Adolfo Ceretti (che in questo sito ho già segnalato un suo testo scritto con l’attuale Ministro Cartabia).
“Vedere il male nell’altro – evidenzia Zuppi nel rispondere alla Ziccone – aiuta a ritenersi giusti e a non vedere la propria debolezza. Non è facile fare i conti con la terribile capacità di commettere il male che, in realtà, ciascuno ha in sé. Ogni persona nasconde dentro un ‘lupo’ che, se non viene contenuto, può fare del male agli altri e a sé stesso. Il problema è che è difficile combattere contro sé stessi ed è altrettanto difficile ammettere che io stesso potrei essere un possibile artefice del male. Il male è talmente banale che può essere compiuto da chiunque. Siamo tutti potenzialmente malvagi, così come nessuno nasce con il marchio di malvivente sulla fronte“.
Invito a leggere questo testo cercando di scegliere alcuni spezzoni, sia di domande fatte sia di risposte date, per cercare di esercitarli nelle relazioni quotidiane lì dove vivo, lavoro, mangio, ecc.