Mercoledì, 15 novembre 2023 ore 17:30 presso Biblioteca OgniBene
Welfare Meridiano presentazione del libro di Angelo Moretti
Dialoga con l’autore: Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce.
Modera Valentina Murrieri, giornalista di LeccePrima
Nelle diverse classifiche sulla qualità della vita, le città del Sud non compaiono mai in “zona Champions”, e neanche a metà classifica: bisogna scorrere tutto l’elenco e arrivare verso il fondo per trovare un territorio del Mezzogiorno. È proprio così? Nel Sud non si vive bene rispetto al Nord e il Mezzogiorno diventerà più evoluto solo quando le sue strutture sociali assomiglieranno a quelle del Settentrione? Se analizziamo il quadro che ci ha dipinto la pandemia, sorgono molti dubbi al riguardo: carceri, rsa, strutture educative collettive, sono le strutture “saltate in aria” per prime, rivelandosi le “case” più fragili del welfare italiano. Ma queste case erano in gran parte fuori dal Sud. Cosa, invece, ha retto difronte all’uragano Covid? Ha retto quella forma di stato sociale basato sulla “vicinanza”, i piccoli comuni che non hanno mai perso di vista la qualità di vita degli anziani chiusi in casa e isolati, il welfare delle maestre di strada che andavano a cercarsi i loro alunni dispersi, la progettazione personalizzata dei Budget di Salute, il sistema della “spesa sospesa” per gli indigenti, la costruzione dei patti educativi territoriali per i tanti adolescenti dispersi, l’accoglienza diffusa per i migranti. Hanno retto le comunità che si sono “fatte” welfare con la loro cura diffusa, annullando i gradi di separazione attraverso i quali lo stato sociale sembra voler incasellare le persone deboli in un sistema “prestazionale” e dei “posti letto”. Nonostante questo importante scossone abbia ribaltato indubbiamente la prospettiva del rapporto tra salute e territorio a favore di quelle aree in cui il legame sociale funziona, la ripresa dalla grande crisi economica che dovrebbe avvenire con il PNRR, il più grande piano di spesa pubblica dopo il piano Marshall, continua ad essere concepita alla luce dell’idea di “esportare” le strutture dello Stato Sociale del Nord al Sud, ignorando le strutture sociali formali e informali esistenti: con il Recovery Fund, il Sud viene finanziato solo se si “comporta come il Nord” nella logica di un “welfare separatista” che divide il disagio dall’agio. Se, invece, il welfare del futuro avesse la visione del “pensiero meridiano”, il nostro stato sociale potrebbe finalmente vivere un cambiamento inedito, da Sud.
Angelo Moretti: Laurea in Giurisprudenza e in Scienze e tecniche psicologiche, master in Progettazione sociale, giornalista pubblicista. Responsabile nazionale dei Gruppi Giovanili di Volontariato Vincenziano (2002-2006), fondatore della Rete di Economia Civile Sale della Terra, portavoce dell’Alleanza “Per un nuovo Welfare”, ideatore e cofondatore della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome e del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (MEAN), editorialista di “Vita non Profit”, autore di diversi editoriali in materia di welfare anche per Avvenire. Si occupa da sempre di progettazione sociale per le organizzazioni del terzo settore e per gli enti locali. Ha scritto due volumi sui modelli innovativi di welfare: L’Italia che non ti aspetti. Manifesto per una Rete dei Piccoli Comuni del Welcome (Città Nuova 2018) e Ricucire le campanelle. I progetti formativi personalizzati con Budget Educativi (Ave 2019). I suoi contributi sulle innovazioni del welfare sono stati, inoltre, pubblicati su diverse riviste specializzate e su volumi collettivi. Tra questi, i più recenti: Come uscire dalla crisi? (Ponte delle Grazie 2022) e Le Parole dell’Uguaglianza (Donzelli 2022). Per Rubbettino è autore di Welfare meridiano (2023).