La prima biografia sull'Eremita scritta in Calabria
a cura di Rocco Benvenuto
«La fausta ricorrenza del VI centenario della nascita di S. Francesco di Paola (1416-2016) patrono principale di Corigliano Calabro e della Calabria, nonché della Gente di mare d’Italia, non poteva – si legge nella Presentazione di questo libro – passare inosservata e ha offerto lo spunto alla Divisione 12 Calabria Magna Grecia del Kiwanis Distretto Italia- San Marino per elaborare un progetto che consentisse di ricordare adeguatamente la figura del Santo Patrono e nello stesso tempo, offrire, soprattutto alle future generazioni una significativa testimonianza del ricco e, ancora, poco conosciuto patrimonio storico-culturale di cui è depositaria anche la città di Corigliano Calabro.»
San Francesco di Paola è un Santo carico di 600 anni di vita ma di un’attualità inossidabile: ha impegnato la penna di scrittori, studiosi, ricercatori per le innumerevoli sfaccettature della sua personalità e il fascino della sua storia non smette di sorprenderci. Il suo modus operandi era miracoloso, la sua costanza nel recuperare anime inestirpabile. Accanto alle numerose guarigioni, alcune ottenute con la sola imposizione delle mani o con la preghiera, non mancano le vittoriose cruente lotte con gli spiriti malvagi che si sono impossessati dei corpi di alcuni individui rendendoli succubi del male. Attento ai segni dei tempi, da Paterno presagisce l’invasione di Otranto da parte dei Turchi e la sua preghiera si fa particolarmente intensa perché la misericordia di Dio soccorra la sua patria. Egli mescolò il prodigioso con l’ordinario, la lievità con la mole umana più gravosa da sostenere. Un esempio è questo episodio che lo avrebbe visto protagonista invincibile:
«Un uomo di San Lucido, Giovanni De Franco, andò a trovare il beato Francesco a Paola. Come arrivò in sua presenza disse: “Oh Giovannello vieni per carità, andiamo al fiume a prendere una pietra ciascuno per costruire la chiesa”. Giunti al fiume trovarono un masso che pesava più di un cantaro. A seguito di ciò il beato Francesco disse: “Oh Giovannello porta, per carità, questo masso alla chiesa”. Rispose: “Padre, questa non la possono portare cinque uomini, come posso portarla io?”. Disse:” Prendila, per carità, che ce la farai”. Ci fece sopra il segno della croce e la pose sulle spalle di Giovannello e la portò alla chiesa. Gli sembrava leggera come un pezzo di tavola.»
Il curatore ha avviato un’indagine nelle principali biblioteche e archivi europei per ritrovare nuove fonti sull’Eremita. Da tale ricognizione sono venute alla luce altre biografie anonime sul Santo, tra cui quella edita in questo volume, ora conservata nella Biblioteca Universitaria di Barcellona, ma copiata nel 1560 nel convento dei Minimi a Corigliano Calabro. Oltre ad essere la più antica biografia scritta in italo-calabrese questa nuova fonte si rivela preziosa per i dati inediti che offre. Corredata da una versione italiana, che facilita la comprensione dei termini in vernacolo ormai desueti, grazie alla Vita dell’Anonimo calabrese si è potuto svelare l’inconsistenza di certe inveterate tradizioni agiografiche e riscoprire la perla di notizie utili per conoscere la società della Calabria sotto gli Aragonesi e approfondire la figura di un Santo che trasmetteva fede all’umanità più dolente della Terra.
Altre Rassegne
- Rivista di Scienze dell'Educazione 2019.08.26
Orientamenti bibliografici
di Maria Francesca Canonico - La Gazzetta del Mezzogiorno 2018.07.23
S. Francesco da Paola prima Vita in italiano
di Raffaele Nigro - liberidiscrivere.com 2018.01.04
Vita del glorioso Padre San Francesco di Paola: La prima biografia sull’Eremita scritta in Calabria di Anonimo Calabrese – Introduzione ed edizione critica a cura di Rocco Benevenuto (Rubbettino 2017) a cura di Daniela Distefano
di Daniela Distefano - il Quotidiano del Sud 2017.11.26
La vita, il Santo, l’Anonimo
di Roberto Losso