Domenico Vecchiarino racconta mezzo secolo di avventurose battaglie di intelligence.
Quella che si sta combattendo in Ucraina è indubbiamente una guerra calda. Il conflitto però ha innescato anche meccanismi che sembrano aver fatto rialzare una sorta di cortina di ferro (posizionata molto più a Est) tra la Russia, i Paesi della Nato e i loro alleati. Insomma, pian piano attorno alla guerra calda, anzi ancora prima che il fronte si incendiasse, si è innescata, silenziosa e strisciante, una nuova Guerra fredda.
Ecco che, allora, compulsare i vecchi archivi e i libri di storia per capire come si è svolta quella lunghissima lotta sotterranea di spie, che ha caratterizzato quasi un cinquantennio della nostra Storia, non è solo una curiosità culturale, quanto un viatico per capire il nuovo tunnel (come quelli che si scavavano sotto il muro di Berlino) in cui potremmo infilarci. Da questo punto di vista il volume pubblicato, per i tipi di Rubbettino, da Domenico Vecchiarino è un vademecum perfetto: Le spie della guerra fredda (pagg. 254, euro 18).
Quella che si sta combattendo in Ucraina è indubbiamente una guerra calda. Il conflitto però ha innescato anche meccanismi che sembrano aver fatto rialzare una sorta di cortina di ferro (posizionata molto più a Est) tra la Russia, i Paesi della Nato e i loro alleati. Insomma, pian piano attorno alla guerra calda, anzi ancora prima che il fronte si incendiasse, si è innescata, silenziosa e strisciante, una nuova Guerra fredda.
Ecco che, allora, compulsare i vecchi archivi e i libri di storia per capire come si è svolta quella lunghissima lotta sotterranea di spie, che ha caratterizzato quasi un cinquantennio della nostra Storia, non è solo una curiosità culturale, quanto un viatico per capire il nuovo tunnel (come quelli che si scavavano sotto il muro di Berlino) in cui potremmo infilarci. Da questo punto di vista il volume pubblicato, per i tipi di Rubbettino, da Domenico Vecchiarino è un vademecum perfetto: Le spie della guerra fredda (pagg. 254, euro 18).