i conviviamo di giorno di notte, al mare e in montagna, al chiuso e all’aperto, in ufficio e al cinema, a casa e in palestra. Ovunque 7/24.
Sono gli algoritmi.
La letteratura su questo tema è sempre più crescente. Con Rubettino Domenico Talia pubblica questo testo che contribuisce, al vasto pubblico, ad approfondire termini e nozioni, concetti e pensieri legati all’algoritmo e alla sua incidenza reale nella nostra vita.
“Questo testo – scrive l’Autore nell’introduzione – ha l’obiettivo di analizzare e discutere i concetti che stanno alla base degli algoritmi e del loro utilizzo sotto forma di programmi software eseguiti dalle tante macchine digitali di cui disponiamo“.
Il volume è suddiviso in 20 capitoli:
1. Parole, numeri e algoritmi.
2. La mediazione della realtà.
3. Computo ergo sum.
4. Algoritmi capaci di apprendere.
5. Calvino e i bit senza peso.
6. Come tanti Tiresia postmoderni.
7. Egemonia algoritmica e software power.
8. Un nuovo general intellect.
9. Progettisti o progettati?
10. Techlash e luogofagia.
11. Dati, algoritmi e sorveglianza.
12. Il modello sociale delle piattaforme digitali.
13. Robot, lavoro e formazione.
14. Bambagia digitale ed educazione al futuro.
15. Agnotologia e nuovi paradigmi cognitivi.
16. Singolarità e Homo artificialis.
17. Il pensiero calcolante e le due libertà.
18. Uomini e macchine nella pandemia.
19. Linguaggi per macchine senza umani.
20. Gli algoritmi e la forma del futuro.
“La predizione automatica del nostro futuro – evidenzia Talia – è uno degli obiettivi principali della cosiddetta data science. È l’algoritmo che apprende dai dati come noi apprendiamo dall’esperienza, anche se molte volte non sappiamo dare una spiegazione chiara degli avvenimenti che accadono intorno a noi. La civiltà digitale si configura sempre più come una lunghissima concatenazione di procedure che si assoggetta alla procedura di codifica universale rappresentata dalle tecnologie digitali che promuovono il formale, puntano al totale automatismo e spingono per la vittoria del pensiero computazionale a danno di quello emozionale e della coscienza“.