La Sicilia fu definita “Achèr Israel”, ovvero “Altro Israele”, sembrando così, se non un luogo ideale, un contesto nel quale da secoli gli ebrei convivevano con le altre etnie presenti utilizzando forme organizzative, di amministrazione della giustizia, di culto proprie, e assumendo un ruolo di rilievo all’interno dei diversi tessuti urbani, al contempo separati e profondamente uniti al milieu cittadino nel quale erano radicati. Il volume ricostruisce le vicende della comunità ebraica di Catania nel XV secolo, nel più ampio contesto delle giudecche siciliane, sino all’applicazione dell’editto di Granada. Ne emerge un’immagine nitida della communitas judaica etnea, degli spazi fisici che occupava e del ruolo istituzionale, economico e sociale che ricopriva; l’affresco di una comunità operosa e integrata, seppure inevitabilmente caratterizzata da forti tratti distintivi.