Si torna ad essere il centro del mondo (Corriere del Giorno)

del 7 Settembre 2012

Dal Corriere del Giorno – 07 settembre 2012
Lino Patruno ha presentato nel museo Valentino il suo libro “Ricomincio da Sud – È qui il futuro d’Italia
CASTELLANETA – Il gap e le eccellenze. Senza il suo Sud l’Italia non sarebbe quella che è, non solo per il passato, quando il Sud è stato la culla della civiltà mondiale e nemmeno perché 150 anni fa non era inferiore al Nord che lo conquistò, ma per il suo presente, pieno di impreviste ma geniali eccellenze.

Preceduto dal trio jazz “Sound of Night” con Tonio Di Fonzo al piano, Franco Mariella al contrabbasso e Paolo Laghezza alla batteria e introdotto e “interrogato” da Roberto Ippolito, conoscitore dei guasti da abbandono dell’intera Italia, il giornalista e scrittore Lino Patruno ha presentato il suo ultimo libro, “Ricomincio da Sud – E’ qui il futuro d’Italia”, Rubbettino editore, che, ha detto, ha voluto essere la presentazione di un popolo che smentisce tutti i luoghi comuni sulla sua lentezza o neghittosità, e si rivela ricco di risorse e d’inventiva, ponendosi, appunto, come risorsa del futuro italiano.

Lo spazio concessomi dall’editore, ha detto Patruno, mi ha costretto a elencare soltanto 7l eccellenze meridionali, ma ne avrei potuto elencare molte altre. Partiamo da un presupposto: quando il Nord ci conquistò forse avevamo un 10% in meno di benessere, oggi il 40%. Molte sono nostre colpe, moltissime di una deliberata politica nordista di spoliazione del Sud, altro che “Sacco del Nord”, come hanno scritto alcuni nordisti piagnoni. Senza Sud non ci sarebbero telefonini e pc, il petrolio italiano, la benzina raffinata e l’alluminio, i piccoli arei più veloci del mondo e i cargo in fibra di carbonio, il treno diagnostico, la separazione dell’acqua di mare dal petrolio, la scomposizione della plastica, il Politecnico di Bari, due volte primo per la sua produzione scientifica, i sensori del robot che sta cercando la vita su Marte, il grattacielo rotante di Dubai, la sartoria di pregio, la dieta mediterranea, patrimonio dell’umanità, paesaggi unici, da Pompei ai bronzi di Riace, al Museo di Taranto, al centro storico di Castellaneta, ferenti culturali, come questo del Club Runner ’87 e delle associazioni Fondazione Rodolfo Valentino, Etolia, Cia, Lions, Unitre e Vivi Castellaneta, che hanno finanziato queste quattro serate culturali e che altrove stanno organizzando sia il ritorno al Sud sia la permanenza, facendo cessare una volta per sempre la nuova emigrazione giovanile, tanto più che oggi i ragazzi del Sud sanno usare Internet, che ha abbattuto tutto gli spazi. Patruno ha concluso la sua intensa serata spiegando una tendenza: il Mediterraneo sta diventando di nuovo il centro del mondo: ce lo dice il Nord Africa, popolato da 160 milioni di under 30, e il medio ed estremo oriente. E il Meridione italiano è già pronto ad assolvere al compito che la storia sta per riassegnargli: essere punto di arrivo e di irradiazione di un nuovo modo di vivere, non più quello produttivistico per cui si vale ciò che si produce, ma quello del senso della vita, per cui si è persona titolare di dignità e giustizia.

Di M. C.

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