Regionopoli continua, la Casta delle Regioni (Futuroquotidiano.com)

del 1 Luglio 2015

Da Futuroquotidiano.com del 30 giugno

Numerose erano le «caste» finite sotto la lente di ingrandimento dei magistrati e dei giornalisti, ma mai nessuno aveva raccontato con una analisi approfondita e attenta quella delle Regioni. Eppure tutti sappiamo che buona parte degli sprechi di cui tanto si discute si annidano proprio in questi piccoli venti Stati autocratici (la vicenda di Vincenzo de Luca, presidente dimezzato dalla Legge Severino ne è un simbolo inquietante) che compongono il nostro Paese. Sotto la lente d’ingrandimento del giornalista parlamentare Pierfrancesco De Robertis, responsabile della redazione romana del ‘Quotidiano Nazionale’ (‘Il Resto del Carlino’, ‘La Nazione’ e ‘Il Giorno’) questi enti proteiformi non hanno più segreti. Le loro caste sono, infatti, le protagoniste assolute del suo libro ‘La casta invisibile delle Regioni – Costi, sprechi e privilegi’, edito da Rubbettino.
Un «giro d’Italia» tra auto blu, disservizi, società partecipate, enti inutili, viaggi con merenda, sedi all’estero, maxi-stipendi e debiti record, pieno di risvolti sconosciuti e dati inediti. Divertenti da un lato e inquietanti da un altro. Al Nord, al Centro e al Sud, nelle regioni «normali» e in quelle speciali, non c’è temperanza contro il ladrocinio, anche spicciolo, su cose minimali. È lì che si annida la vera e voracissima «casta invisibile», che forse dopo questo libro sarà un po’ meno sconosciuta. Un esempio macroscopico della diseguaglianza territoriale sta nelle cinque Regioni a Statuto speciale: i dentisti gratis per buona parte della popolazione, i buoni vacanza, il riscaldamento pagato, la tata familiare, le sovvenzioni a pioggia per aziende e privati, le migliaia e migliaia di dipendenti assunti senza controlli. Ecco alcuni dei privilegi di cui, chi più, chi meno esse godono. Privilegi pagati dagli altri italiani, quelli che in quelle Regioni non vivono. Perchè tra i tanti scandali italiani, l’esistenza delle Regioni a Statuto speciale è davvero un relitto del passato. E’ caduta l’Urss, si è riunificata la Germania ma le Regioni autonome non si toccano, così che nel nostro Paese continuano a esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per la prima volta un libro presenta i veri conti, e ricostruisce i contorni di una anomalia che economicamente e storicamente appare sempre più priva di significato.

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