Pubblicato da Rubbettino Editore il saggio “Senise nella luce della Storia” di Francesco Bastanzio a cura dell’autrice lucana Isabella Corrado. Di seguito la nota integrale.
A poco più di settant’anni dalla prima stampa del volume (1950), viene pubblicata dall’editore Rubbettino un’edizione critica del saggio dello storico lucano del Novecento Francesco Bastanzio (1878-1963), dal titolo “Senise nella luce della Storia” a cura di Isabella Corrado, Prefazione di Andrea Di Consoli. Un’opera per chi vuole spingere lo sguardo indietro nei secoli, alla ricerca di eventi e materiale consultabile. I fatti narrati seguono un percorso che congiunge gli anni dell’Impero romano a quelli del Feudalesimo, dell’Unità d’Italia a quelli del Fascismo. Francesco Bastanzio descrive a fondo la società lucana, stratificata e contraddittoria, regalando un affresco sociale della borghesia dell’epoca, descrivendone abitudini, vesti e ruoli, di quella che era una vera e propria società familiare.
«Che una giovane scrittrice e studiosa lucana come Isabella Corrado abbia dimostrato così alta passione storica e filologica è un segno estremamente confortante – scrive Andrea Di Consoli nella Prefazione al testo – perché mai come in questo momento si rende necessario un dialogo con il passato, con la tradizione, con ciò che la Storia nasconde con il suo incedere brusco. A lei – e all’editore Rubbettino – il merito di aver riscoperto uno storico locale di straordinaria levità ed efficacia narrativa, e di dare dignità a qualcosa, la storia locale, che sembrerebbe appartenere a un “vecchio mondo” un po’ polveroso, ma che pure nasconde perle preziose». Perché Bastanzio, aggiunge Di Consoli, «non è uno storico locale come gli altri, ma ha qualcosa di “speciale” per cui vale la pena di essere valorizzato».
Questa edizione assegna il giusto posto nella Storia ad un intellettuale poco conosciuto, la cui opera è stata – in passato e ancora oggi – punto di riferimento per gli studi sul territorio e non solo. Isabella Corrado ricostruisce la figura dell’autore, inserendolo in un contesto ampio e dinamico; nell’introduzione, infatti, si parla di un ‘circolo’ intorno a Benedetto Croce e di uno scambio di informazioni e materiale storico che coinvolgeva Francesco Bastanzio e Croce, negli anni di studio sulla poetessa Isabella Morra.
Inoltre,il volume contiene anche un saggio sul poeta e politico Nicola Sole, dal titolo “Sole: un aristocratico della lingua”; un omaggio per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Nicola Sole (1821-1859). Insomma, Francesco Bastanzio è uno storico da riscoprire, come la sua opera.
«Un patrimonio ricevuto in eredità dal passato e dalla Storia» scrive Isabella Corrado «è qualcosa di cui essere consapevoli, una tradizione da reputare bene comune a tutti coloro che all’interno di un Paese – così come altrove nel mondo – con esso vengono a contatto. Il saggio di Francesco Bastanzio merita di essere letto come tale e, in questa prospettiva, accolto quale viatico verso l’infanzia».