Da Tvsette.net del 30 giugno
Presentato nel corso della manifestazione “Benevento e la Rocca”, svoltasi nella Corte della sede della Provincia in Piazza Castello, il volume “La Rocca dei Rettori e i sistemi di difesa della città di Benevento dal Medioevo all’Unità d’Italia” di Francesco Bove e del compianto Carmelo Lepore (Rubbettino Editore, 2014 ).
La discussione sul rapporto tra la città e quello che, secondo il Presidente della Provincia Claudio Ricci, costituisce per la gran parte dei cittadini il suo monumento-simbolo, è stata svolta da Francesco Bove, saggista, co-autore del volume; Giuseppe De Lorenzo, giornalista; Riccardo Valli, redattore “Rivista Studi Beneventani”; e dallo stesso Presidente.
In avvio dei lavori è stata ricordata la figura dell’insigne medievista Carmelo Lepore scomparso alcuni mesi prima che fosse stampato il saggio. Il volume “La Rocca dei Rettori e i sistemi di difesa della città di Benevento dal Medioevo all’Unità d’Italia” avrebbe dovuto costituire un tassello di un più ampio lavoro di approfondimento sulla città di Benevento che Lepore stava curando proprio con Bove e Valli. Era in corso infatti, ha spiegato proprio Bove, un attento lavoro sulle fonti molte delle quali, tuttavia, restano da studiare soprattutto negli Archivi Vaticani.
Il volume di Bove e Lepore vuole sottolineare che la Rocca e la cinta muraria non possono essere considerate come presidi militari di difesa, in quanto strutturalmente non avrebbero potuto reggere l’urto di attaccanti agguerriti; d’altra parte le Autorità vaticane che governarono la città per circa 8 secoli non si preoccuparono mai di insediare un contingente militare adeguato. Tali considerazioni sono state in particolare svolte da Bove e da Valli che hanno citato le linee di indirizzo politico seguite dalle classi dirigenti cittadine volte a mantenere in qualche misura rapporti di “buon vicinato” con il Regno di Napoli. Sull’articolazione del volume e i suoi sviluppi interni si è invece intrattenuto il giornalista De Lorenzo.
Le conclusioni sono state tratte dal Presidente della Provincia, secondo il quale è dovere della classe dirigente onorare il ricordo ed il lavoro del grande studioso Lepore acquisendo finalmente consapevolezza dell’enorme valore del patrimonio monumentale, culturale ed artistico che il territorio delle aree interne possiede, misconosciuto ai più. “Mio impegno personale – ha concluso Ricci – è quello di fare in modo che le Istituzioni pubbliche locali indirizzino ogni sforzo per valorizzare queste straordinarie emergenze che sono le nostre radici e che costituiscono un vero e proprio volano dello sviluppo socio-economico del territorio”.
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