«Tra i pochissimi che scrivono per il bisogno di scrivere, senza smania di premi». É così che lo descrive Caproni, ma per il poeta e scrittore cosentino Franco Pasqua è in arrivo un ulteriore, importante riconoscimento. L’ottantenne intellettuale autodidatta, carrozziere per necessità fino alla pensione, riceverà l’8 novembre, in apertura del premio Anassilaos per l’arte, la cultura, l’economia e le scienze, un premio alla poesia, arte che ha egregiamente praticato nel corso dei decenni, per passione e per necessità, con un’intensità che non trova uguali, fino a diventare tra i poeti calabresi più amati e conosciuti in Italia. Famose le sue antologie di poesie come “il balsamo della parola” edito da Rubbettino, in cui risulta evidente il riscatto che Pasqua trova nella scrittura; il riscatto da un’infanzia negata, da un’adolescenza non vissuta, che si compie finalmente nella qualità delle sue opere.
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