Sul Parlamento girano, non solo in rete, parecchie informazioni parziali o distorte, quando non vere e proprie bufale, come la famosa legge del senatore Cirenga, che, secondo i ballisti di professione che l’hanno inventata, avrebbe stanziato la modica cifra di 134 miliardi di euro da destinare al “fondo per i parlamentari in crisi”, con cui mantenere i deputati non rieletti. Per quanto palesemente falsa, la notizia ha goduto di una straordinaria popolarità, e ancora oggi c’è chi indica in Cirenga – ovviamente mai esistito – la quintessenza della casta e dei suoi privilegi. Simone Baldelli, vicepresidente della Camera in quota Pdl, cita questa vicenda nel suo manuale intitolato “Viva Montecitorio!”, guida pratica ai riti, alle regole e ai misteri della Camera. Nell’ultimo capitolo del libro, pubblicato da Rubbettino, c’è un divertente test volto a saggiare il tasso di permeabilità del lettore alla propaganda anticasta. Ci sono dieci domande a riposta multipla. Per vincere occorre sapere che i deputati non vanno in pensione a 55 o 60 anni, ma a 65. Che dal 2005 a oggi le loro indennità non sono aumentate ma sono diminuite del 10%. Che i vitalizi sono stati eliminati nel 2012 e sostituiti con un sistema di tipo contributivo. Che la Camera ha 9 auto di servizio e non alcune centinaia come si è scritto, e ha circa 1.200 dipendenti, più o meno come il Comune di Perugia. Che le sedute di norma avvengono 5 giorni a settimana per 4 settimane al mese, alla buvette di Montecitorio il caffè costa 90 centesimi e non è vero che ciascun deputato abbia in dotazione una tessera per andare gratis al cinema. Tutto un po’ diverso dal sentito dire.
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- 9Colonne 2017.11.01
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