La diffusione delle immagini dell’aggressione subita sabato 18 febbraio da due membri del collettivo antifascista Sum del liceo «Michelangiolo» di Firenze, picchiati a pochi metri dalla loro scuola da un gruppo di militanti del movimento di estrema destra Azione studentesca (il movimento giovanile di Fratelli d’Italia), impegnati in un volantinaggio, ha avuto diverse conseguenze. Una di queste è stata la polemica sull’opportunità di parlare di politica nelle scuole, come ha fatto la preside di un altro liceo fiorentino (il «Leonardo Da Vinci») scrivendo una lettera sull’accaduto. Ne discutiamo in questo episodio del podcast «Corriere Daily» con Alessandro Vinci, curatore di Fiaccole, non vasi, un libro a scopo benefico appena uscito per Rubbettino che si occupa proprio della scuola di oggi e del futuro, ospitando una raccolta di contributi di vari docenti. Uno di questi, Matteo Saudino, spiega perché l’insegnamento ha per definizione valore politico.