Il testo, rappresenta la terza parte di una trilogia sull’immigrazione e trae ispirazione dall’esperienza maturata dall’autore come direttore del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Sant’Anna.
“Ovunque qualcuno”, presentato in sala consiliare il libro di Vitaliano Fulciniti.
È stato presentato nei giorni scorsi, presso la sala consiliare del Comune di Isola Capo Rizzuto, il libro “Ovunque qualcuno” scritto da Vitaliano Fulciniti, ex direttore del centro d’accoglienza di Sant’Anna.
Il testo, rappresenta la terza parte di una trilogia sull’immigrazione e trae ispirazione dall’esperienza maturata dall’autore come direttore del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Sant’Anna. La presentazione del libro ha visto la partecipazione di diverse personalità politiche e di una nutrita platea che ha dimostrato partecipazione e grande interesse per l’argomento.
Il libro “Ovunque qualcuno” racconta non solo storie di immigrazione ma anche storie di emigrazione, mettendo in luce la scelta dei nostri connazionali che, negli ultimi decenni, hanno lasciato l’Italia alla ricerca di migliori condizioni di vita. Nel testo, Fulciniti lascia emergere le diverse sfaccettature dell’emigrazione, dal punto di vista sociale, culturale e storico.
Alla presentazione del libro erano presenti importanti personalità politiche come l’assessore alla cultura del Comune di isola Antonella Pagliuso, il presidente del Consiglio Comunale di isola capo Rizzuto Luigi Rizzo e i consiglieri comunali Gaspare Cavaliere e Luigina Vallone. Inoltre, erano presenti anche il responsabile del settore Servizi Sociali dello stesso ente comunale Francesco Notaro e il vicepresidente della Prociv Arci di Isola Capo Rizzuto Anselmo Rizzo, oltre naturalmente l’autore del libro, Vitaliano Fulciniti. Il moderatore dell’incontro è stato Raffaele Muraca, che ha introdotto l’evento spiegando come i tre libri di Fulciniti si concentrano su un tema di grande attualità e di grande interesse per la società italiana, in un momento in cui l’immigrazione rappresenta una delle questioni più urgenti e complesse con cui l’Italia si confronta.
Durante l’incontro sono stati affrontati alcuni temi importanti, con particolare riferimento alle dinamiche e alle vicende che riguardano il vicino centro di accoglienza di Sant’Anna, mettendo in luce la necessità di reinserire all’interno della struttura i cittadini di Isola Capo Rizzuto, che negli anni si sono contraddistinti lavorativamente per la loro umanità e professionalità a servizio del prossimo.
“Ovunque qualcuno”, ha anche dato il via ad un interessante progetto dal titolo “Ricevere è riceversi” che sta coinvolgendo gli alunni della scuola media paritaria di Isola Capo Rizzuto: dopo aver letto il testo, gli studenti avranno il compito di ricercare storie di emigrazione, intervistando i protagonisti. I loro lavori saranno poi presentati in classe ed eventualmente potranno costituire la base di una nuova e futura pubblicazione.
L’evento si è concluso con un messaggio rivolto alla società sull’importanza dell’immigrazione e della diversità culturale, come base per costruire una società inclusiva, aperta e sostenibile, in cui tutti i cittadini possano sentirsi accolti e rispettati.