Dal Corriere Adriatico del 7 maggio
«Il giornalismo è una industria e deve essere tale, deve mirare a guadagnare, è più che giusto e più che naturale che miri al guadagno. Ma in questa industria entra un elemento speciale che manca affatto alle altre, che è l’elemento morale. Il giornale non è un articolo che tocchi soltanto a chi lo compra, è un articolo che per mezzo di chi lo compra, tocca la comunità». Così scriveva su “Il Secolo”, Mario Borsa, nel 1909. Borsa fu il primo direttore del Corriere della Sera dopo il 25 aprile del 1945. Figura di primo piano di opposizione al Regime, scriverà nel 1924, dopo l’omicidio di Matteotti, un libro cult quale “La Libertà di Stampa”, che divenne vademecum per il giornalismo d’opposizione. Sopravviverà al Ventennio collaborando col Times. «È nata la Repubblica», lo storico titolo del Corsera dopo il 2 giugno 1946 porta la sua firma come direttore, coronamento di una lunga carriera.
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