A Buongiorno Regione il professore Pierpaolo Perretti: “No al sistema istruzione come una azienda”
No alla scuola intesa come un’azienda”. Lo afferma il professore Pierpaolo Perretti, autore di “Perché (non) andare a scuola”, edito di recente da Rubbettino. A Buongiorno Regione Perretti parla della scuola in Calabria senza infingimenti, rivelando i lati deboli dell’istruzione pubblica, con l’intenzione di stimolare un dibattito e una riflessione ampi.
Senza fare sconti Perretti mette in fila gli elementi di maggiore vulnerabilità del sistema: “In Calabria si registrano voti massimi più che in Lombardia, ma questo non corrisponde alla reale preparazione. Credo che la media dei ragazzi non sia in grado di affrontare gli esami di Stato”.
La scheda editoriale
C’è un filo che lega tutti alla Scuola: per gli studenti è il loro presente, per gli adulti è dato dalla nostalgia di un periodo unico o semplicemente dai figli alle prese con lo studio. Gli insegnanti intrecciano questo filo: per loro la Scuola è un luogo dove passato, presente e futuro si compenetrano.
Questo “saggio narrativo” nasce dall’esperienza e dal profondo disincanto che essa provoca. L’autore mette a nudo impietosamente i meccanismi con i quali molte scuole di oggi, alla ricerca di iscrizioni e successo, tradiscono la loro missione, ingannano studenti e genitori, opprimono il cuore di chi ancora crede nella formazione. Si smascherano dunque le valutazioni, il marketing scolastico e le false motivazioni con cui molti ragazzi, su suggerimento degli adulti, scelgono e vivono la Scuola.
Pertanto, in vista di un orizzonte non rassegnato, l’autore propone anche nuovi percorsi di senso e di “studiosa meraviglia” per gli studenti e per i professori. Soprattutto per quanti sono alla ricerca del significato dello studio e per quanti, ancora innamorati dell’essenza dell’insegnamento, non possono adattarsi alla realtà attuale.
Pierpaolo Perretti
Perché (non) andare a scuola
Prefazione di Annalisa Cuzzocrea
Postfazione di Sergio Labate
Rubbettino