In occasione del centenario della Prima guerra mondiale, si ricostruisce, con un approccio multidisciplinare, il processo decisionale che coinvolge i vertici istituzionali, le forze politiche e i movimenti di opinione. I mesi che vanno dal luglio 1914 al maggio 1915 costituiscono uno degli snodi decisivi della storia italiana contemporanea, poiché l’ingresso nel conflitto comporta il passaggio dalla Triplice Alleanza alla Triplice Intesa. L’autore, perciò, esamina la nascita e la crisi della Triplice Alleanza e la politica estera, condotta dai vari governi sin dall’Unità, sul ruolo dell’Italia nell’Adriatico e nel Mediterraneo. Nel volume, sorretto da uno stile narrativo e da una rigorosa analisi delle fonti, si coglie anche il dramma umano dei protagonisti di fronte alla difficile scelta dell’ingresso in guerra: San Giuliano fino alla sua morte, Sonnino, Salandra, Giolitti e Vittorio Emanuele III, chiamato alla fine del percorso a decidere per tutti, a seguito della crisi del sistema politico e delle fratture esistenti all’interno della classe dirigente.
I primi quattro capitoli del volume sono dedicati, in modo sintetico, alla politica estera e alle ragioni che spingono l’Italia ad aderire alla Triplice Alleanza. Questa alleanza, stipulata nel 1882 e poi sempre rinnovata fino al 1912, è riconducibile all’irritazione dell’Italia a seguito dell’occupazione francese della Tunisia. Si tratta, però, di un’alleanza che si differenzia da molti trattati per la sua «elasticità». Da qui deriva il «riavvicinamento» alla Francia a partire dal 1897, che ha l’obiettivo di ricercare un ruolo dell’Italia nel Mediterraneo al pari delle altre potenze europee, raggiunto con la guerra di Libia. Fino al luglio 1914, l’orizzonte entro cui si muove il governo di Roma è quello della Triplice Alleanza, anche se non non mancheranno le tensioni interne. A partire dal quinto capitolo, facendo ricorso a fonti di prima mano, viene ricostruito le decisioni dei protagonisti posti ai vertici istituzionali e il ruolo dell’opinione pubblica. L’ultima parte del volume affronta la questione della decisione di guerra.
DAL TESTO – “Fin dalla guerra di Libia, spicca la posizione di San Giuliano che, sorretto dalla fiducia di Vittorio Emanuele III e dai Presidenti del Consiglio, diventa il protagonista della politica estera fino alla sua morte. Il testimone poi passa al duo Sonnino-Salandra. L’attenzione è sempre posta sulle scelte dei vertici istituzionali, attenti a misurare, per quanto possibile, il grado di consenso alla guerra e a individuare le resistenze esistenti in particolari ambienti politici e parlamentari. L’Italia si divide tra chi è favorevole all’intervento a fianco della Triplice Intesa e chi vuole mantenere la neutralità. Tra la fine del 1914 e gli inizi del 1915, Sonnino e Salandra decidono di abbandonare la Triplice Alleanza e di firmare il Patto di Londra con le potenze dell’Intesa.
“Conosciuto il nuovo accordo, si apre un aspro conflitto all’interno della classe dirigente. Il ritorno a Roma di Giolitti, che ancora controlla la maggioranza in Parlamento, potrebbe innescare un processo volto ad annullare le scelte interventiste. Di fronte a questi timori, il governo Salandra, dopo due difficili e tormentati Consigli dei Ministri, decide di presentare le dimissioni. A questo punto il sovrano si trova «scoperto». Vittorio Emanuele III fino ad allora ha seguito e ha approvato, con discrezione, le scelte dei suoi ministri, prima quelle di San Giuliano e poi quelle del duo Salandra-Sonnino. A lui spetta ora la responsabilità di formare un nuovo governo con il conseguente rifiuto del Patto di Londra o di mantenere in vita quello dimissionario favorevole all’intervento in guerra.”
L’AUTORE – Giuseppe Astuto insegna Storia delle istituzioni politiche e Storia delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania. Tra le sue pubblicazioni: «Io sono Crispi» (2005), “L’amministrazione italiana. Dal centralismo napoleonico al federalismo amministrativo” (2009), “Le istituzioni politiche italiane. Da Cavour al dibattito contemporaneo” (2016), “La Sicilia e il Mezzogiorno dall’impresa libica alla Grande guerra” (a cura di, 2017).
INDICE DELL’OPERA – Introduzione – 1. La politica estera dopo il 1870 (1. L’Italia, la Destra storica e l’Europa – 2. La Sinistra storica va al potere – 3. Il congresso di Berlino – 4. Guerra o alleanza con l’Austria? – 5. La questione tunisina) – 2. Le origini della Triplice Alleanza (1. La firma del Trattato della Triplice Alleanza – 2. Il primo rinnovo: il sistema di Robilant – 3. Il decennio di Crispi – 4. Rudinì e l’accordo italo-francese sulla Tunisia – 5. Il sistema Visconti- Venosta: nuovi accordi con la Francia) – 3. La monarchia italiana e la politica estera (1. La monarchia e le prerogative internazionali – 2. Vittorio Emanuele II – 3. Umberto I – 4. Vittorio Emanuele III e Zanardelli) – 4. La Triplice Alleanza in età giolittiana (1. La politica estera di Zanardelli – 2. Prinetti: politica attiva e Triplice Alleanza – 3. Vittorio Emanuele III e Giolitti – 4. Tittoni: tra la Triplice e l’Intesa – 5. San Giuliano ministro degli Esteri – 6. La Triplice Alleanza è in crisi?) – 5. San Giuliano e la guerra di Libia (1. Luzzatti, San Giuliano e la Triplice Alleanza – 2. La preparazione dell’impresa libica – 3. L’Italia e la «quarta sponda» – 4. Giolitti e San Giuliano: verso l’intervento – 5. Tra guerra e attività diplomatica – 6. La pace di Ouchy) – 6. L’Italia e le guerre balcaniche (1. Il rinnovo della Triplice Alleanza – 2. Le rivalità nel Mediterraneo – 3. La prima guerra balcanica – 4. La questione di Scutari – 5. La conferenza di Londra e di Pietroburgo – 6. La seconda guerra balcanica – 7. La nascita dello Stato albanese) – 7. Il governo Salandra e i nuovi equilibri politici (1. Il giolittismo entra in crisi – 2. La formazione di Salandra – 3. La «politica nazionale» – 4. Gli interessi italiani nel Mediterraneo orientale – 5. La Triplice Alleanza alla vigilia della Grande Guerra – 6. Verso l’intesa mediterranea) – 8. L’Italia e la Grande Guerra (1. L’attentato di Sarajevo: ha inizio la Grande Guerra – 2. San Giuliano e l’ultimatum austriaco – 3. 24 luglio: l’incontro di Fiuggi – 4. Le iniziative di pace – 5. La richiesta dei compensi – 6. 31 luglio: il Consiglio dei Ministri italiano) – 9. San Giuliano e la neutralità (1. La neutralità italiana – 2. San Giuliano e i diplomatici italiani – 3. Una fase di attendismo – 4. Il Consiglio dei Ministri austriaco – 5. Vittorio Emanuele III e la guerra – 6. Il primo progetto di accordo con l’Intesa) – 10. San Giuliano: tra la Triplice e l’Intesa (1. San Giuliano e Flotow – 2. La neutralità usque ad finem? – 3. La battaglia della Marna – 4. Il secondo progetto di accordo con l’Intesa – 5. La politica dei «pegni» – 6. Salandra e Sonnino) – 11. San Giuliano: verso il Patto di Londra (1. I rapporti con la Serbia – 2. Gli accordi con la Romania – 3. Il rinvio dell’intervento – 4. Salandra e Vittorio Emanuele III – 5. La questione militare – 6. La direttiva politica di San Giuliano – 7. La morte di San Giuliano) – 12. Salandra e gli interventisti (1. Gli interventisti – 2. I socialisti: tra guerra e pace – 3. La Chiesa neutralista e i cattolici interventisti – 4. Gli interventisti dopo la Marna – 5. Mussolini: tra socialismo e nazionalismo – 6. Un altro interventismo: i meridionalisti – 7. Salandra e il «sacro egoismo» – 8. Da Salandra a Salandra) – 13. Sonnino e 1’intervento (1. Sonnino, ministro degli Esteri – 2. L’intervento, prima di tutto – 3. La Turchia entra in guerra – 4. Riapre il Parlamento – 5. Salandra e Giolitti: i primi conflitti – 6. Le trattative con gli Imperi centrali – 7. L’arrivo di Bülow a Roma) – 14. Sonnino e i negoziati con la Triplice (1. I negoziati entrano nel vivo – 2. Vittorio Emanuele III: verso l’intervento? – 3. Buriàn, ministro degli Esteri austriaco – 4. Giolitti e la lettera del «parecchio» – 5. Si negozia su due tavoli – 6. L’incontro Salandra-Giolitti – 7. Le trattative con l’Austria-Ungheria) – 15. Sonnino e i negoziati con l’Intesa (1. Il silenzio di Vittorio Emanuele III – 2. Le trattative con l’Intesa – 3. Il Patto di Londra – 4. La denuncia della Triplice Alleanza – 5. La manifestazione di Quarto – 6. I preparativi per l’ingresso in guerra) – 16. La «Settimana nera»: la decisione di guerra (1. Giolitti ritorna a Roma. Domenica, 9 maggio 1915 – 2. Giolitti incontra il sovrano e Salandra. Lunedì, 10 maggio 1915 – 3. Le ultime concessioni austriache. Martedì, 11 maggio 1915 – 4. Il Consiglio dei Ministri del 12 maggio. Mercoledì, 12 maggio 1915 – 5. Le dimissioni del governo Salandra. Giovedì, 13 maggio 1915 – Venerdì, 14 maggio 1915 – Sabato, 15 maggio 1915 – 6. Le radiose giornate di maggio – 7. Il sovrano riconferma il governo Salandra. Domenica 16 maggio 1915) – Fonti documentarie e abbreviazioni – Indice dei nomi
Altre Rassegne
- archiviostorico.info 2019.12.19
La decisione di guerra - lanostrastoria.corriere.it 2019.03.11
Come si decise una grande guerra. L’Italia dalla Triplice Alleanza al Patto di Londra
di Paolo Soave - Il Giornale 2019.03.05
Così l’Italia è entrata nella Grande guerra contro nemici e alleati
di Eugenio Di Rienzo