La nostra nuova serie podcast, “A little privacy, please!” vuole parlare di privacy digitale, diritto che ci riguarda tutti, minoranze incluse. Infatti, chi dice che bisogna essere esperti per iniziare a proteggersi?
Noi di Radio Activa Plus abbiamo pensato di mettere a disposizione di lettori e ascoltatori l’expertise di due addetti ai lavori, che si sono tirati su le maniche, hanno schiarito la voce e acceso i microfoni. Gli speaker Sergio Aracu, Founder di Area Legale Srl, giurista d’impresa, Business Privacy Lawyer, Privacy Consultant e Data Protection Officer, e Marco Trombadore, delegato della Regione Lazio di ASSODPO, consulente in materia di GDPR, DPO e Amministratore Unico di MTS Consulenze Srl, hanno una missione: portare la data protection nella playlist Spotify di tutti.
Ad aiutarli in questo viaggio, per la prima puntata, una nostra vecchia conoscenza, l’avvocato Guido Scorza, membro del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali e co-autore, insieme a Eduardo Meligrana, del libro “La privacy degli ultimi“.
Spesso la privacy digitale e la data protection sono considerate temi riservati solo agli addetti ai lavori. In realtà, parlando di dati personali, ci rivolgiamo a quanto di più caro e delicato ci sia, ovvero l’essere umano, la sua dignità e la sua tutela. “La privacy degli ultimi” parte proprio da queste premesse e si pone lo stesso intento del nostro podcast: portare consapevolezza.
La riservatezza dovrebbe essere centrale nella società: non rivelarsi un privilegio di pochi, bensì restare un diritto inalienabile. La sua importanza è spesso sottovalutata, incompresa e non pienamente apprezzata. Quanti di noi, riflettendo sui casi di cronaca, dal gossip più leggero alla notizia più macabra, hanno pensato delle persone coinvolte: “Colpa loro se si sono messi in questa situazione, io ho il diritto di sapere”?
Un caso concreto, quanti di noi vogliono morbosamente conoscere ogni dettaglio degli ultimi 30 anni di Matteo Messina Denaro?
Quali sono aspetti della privacy cui non dedichiamo abbastanza attenzione?
Ragioniamo sui diritti di bambini, detenuti, malati, anziani, membri della comunità LGBTQIA+, non vedenti, disabili, senzatetto, lavoratori extracomunitari o Gig Workers, ai quali attribuiamo poca importanza e di cui spesso, troppo facilmente, ci dimentichiamo. Questa intervista si concentra sugli “ultimi”, su quanto sia importante anche per loro il diritto alla privacy e su come sia cruciale che i Paesi con ambizioni democratiche lo riconoscano effettivamente.
La privacy è un valore irrinunciabile. Proteggerla significa proteggere l’identità di una persona e, quindi, la sua possibilità di sviluppo intellettuale, emotivo e spirituale, contro ogni possibile mercificazione. Perché deve rimanere un mondo inesplorato?
Questo podcast riuscirà nell’intento di far riconoscere anche il diritto alla privacy degli ultimi? I nostri speaker stanno lavorando (anche) per questo.