Antonio Teti: Open Source, Intelligence e Cyber Space (difesaonline.it)

di Alessandro Rugolo, del 24 Novembre 2015

Antonio Teti

Open Source, Intelligence & Cyberspace

la nuova frontiera della conoscenza

Da difesaonline.it

“La nuova frontiera della conoscenza”, questo il sottotitolo del libro di Antonio Teti, docente di Tecnologia di persuasione nel Cyberspazio al corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Il libro è articolato in quattro capitoli che affrontano la materia in modo organico e chiaro, sicuramente frutto della pluriennale esperienza dell’autore nel campo dell’insegnamento, l’Open Source Intelligence e il cyberspace.
Si parte con “Il concetto di Open Source Intelligence (OSINT): storia, concetti, metodologie”, in questo primo capitolo infatti Teti cerca di spiegare nel modo più semplice e intuitivo possibile, per quanto la materia lo consenta, cosa sia l’OSINT.
Per OSINT si intende il prodotto delle informazioni pubblicamente disponibili che sono raccolte, sfruttate e diffuse in modo tempestivo presso un pubblico appropriato allo scopo di soddisfare uno specifico requisito di intelligence.
Nel primo capitolo l’autore affronta la storia dell’OSINT, a partire dagli sforzi compiuti dal governo britannico nel 1939 che in collaborazione con la BBC ha istituito il servizio di monitoraggio delle notizie fornite da stampa, TV radio e altre fonti aperte. Nel 1941 gli Stati Uniti costituiscono il Foreign Broadcast Monitoring Service (FBMS) con lo scopo di monitorare, analizzare, tradurre e archiviare notizie e informazioni dai mezzi di comunicazione esteri. Anche altre organizzazioni sovra-statuali (mondiali e regionali) si sono occupate di OSINT, tra queste la NATO ha pubblicato diversi documenti guida nel settore.
All’autore non sfugge l’importanza del relativamente nuovo settore del web 2.0. La trasformazione indotta dall’introduzione di questa nuova tecnologia (soprattutto per quanto riguarda i social network) ha infatti trasformato quello che è sempre stato il pubblico da fruitore a produttore di dati e informazioni.
L’autore tratta quindi delle fonti, dei benefici dell’OSINT per governi e privati per poi passare all’OSINT nel Cyberspazio.
Nel secondo capitolo tratta del processo di ricerca delle informazioni e approfondisce alcuni aspetti legati alle peculiarità del lavoro degli analisti di intelligence cercando di mettere in evidenza l’aspetto relazionale tra l’analista e il fruitore dell’intelligence. Affrontando le metodologie di ricerca e di analisi. Nel terzo capitolo l’autore presenta in modo esaustivo la ricerca e l’analisi in Internet, presentando anche diversi strumenti di elaborazione delle informazioni, tecniche e metodologie di indagine in rete. Infine, nel quarto capitolo, ci presenta alcuni aspetti della rete non molto noti a chi non è del mestiere, il cosiddetto “lato oscuro della rete”.
In definitiva il libro è ben strutturato e, grazie anche alla pluriennale esperienza di insegnamento di Antonio Teti, si pone come un ottimo ausilio allo studio per chi si avvicina al mondo dell’OSINT fornendo anche ottimi spunti di riflessione per coloro che del suo utilizzo hanno fatto un lavoro.

di Alessandro Rugolo

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