ROMA, 01 LUG – SPYCRAFT REVOLUTION. SPIONAGGIO E SERVIZI SEGRETI NEL TERZO MILLENNIO (Rubbettino – 262 pp – euro 18,00) Spycraft Revolution.
Spionaggio e servizi segreti nel terzo millennio, è il titolo dell’ultima opera di Antonio Teti, esperto di intelligence e cyber intelligence dell’Università “G.
d’Annunzio” di Chieti-Pescara, nonché docente in diverse università italiane tra cui Luiss, Università di Udine, di Sassari e della Calabria; docente di cyber crime alla Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia di Roma. Questo libro, come asserito dallo stesso autore, assume una connotazione particolare non solo per essere la sua 15/a opera ma soprattutto per i suoi contenuti, che descrivono, anche per mezzo dell’illustrazione di numerosi case study, lo scenario futuro che il mondo dello spionaggio e dei servizi segreti dovranno fronteggiare nei prossimi anni. A curare la prefazione è Robert Gorelick, già capo della Central Intelligence Agency (Cia) in Italia e Capo Divisione della Cia a Washington. “Lo spycraft, cioè il modo di condurre le attività di spionaggio – afferma Gorelick – è stato storicamente sconvolto dalla rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni. Questo libro, pertanto, rappresenta un eccellente e prestigioso studio su questa rivoluzione”.
E, spiega lo stesso autore, Antonio Teti: “Non è più possibile ricorrere alle ‘barbe finte’ per mascherare la propria identità e il passaggio di informazioni segrete non può più essere effettuato per mezzo di incontri ‘diretti'”. “L’ufficiale di intelligence del terzo millennio – dice Teti – deve essere in grado di padroneggiare gli strumenti informatici e la rete Internet con una dimestichezza tale che possa condurre, ad esempio, attività di virtual humint (human intelligence virtuale) per acquisire informazioni mediante relazioni virtuali, di reclutare nuove fonti mediante l’analisi dei profili sui social media come Facebook, Twitter, LinkedIn e Instagram, e di poter condurre delle operazioni di disinformazione e propaganda (psycological operations) per mezzo di fake profiles o dei deepfakes”.
Il volume si compone di sei capitoli in cui l’autore spazia da quella che definisce “intelligence nella società mutante” fino ad approdare all’analisi delle più moderne tecnologie usate per le attività di spionaggio e controspionaggio cibernetico.
Qualificante è l’analisi dei diversi contesti giuridici e legislativi adottati dai diversi Paesi e il rapporto tra Intelligence, istituzioni, politica e mondo dell’economia.