“Alright compa’” – Rino Garro (amantideilibri.it)

di Arcangela Guida, del 31 Dicembre 2021

Rino Garro, calabrese di nascita, vive e lavora a Firenze. Ha collaborato a diversi progetti tra cui “L’officina del Racconto”. Il suo romanzo “Alright compa’” è uscito in libreria lo scorso 11 novembre per Rubettino.

Trama di Alright compa’

Un insegnante precario decide di lasciare per qualche tempo Firenze, la città che lo ha accolto e nella quale ha studiato. La meta è Manchester, dove il suo caro amico Mario vive e gestisce un ristorante.
Attraverso il racconto di serate tra amici, qualche alzata di gomito, qualche incontro che lascia quel tanto di amaro in bocca, il nostro protagonista ripercorre le tappe della sua esistenza.

Recensione

Un viaggio è un esperienza che cambia nell’intimo l’individuo che lo intraprende, nessuno ne torna senza riportare con sé qualcosa e senza lasciare un po’ di sé.
Così, per il nostro protagonista, quello che doveva essere un breve soggiorno a casa di Mario, quasi un passaggio fugace, si trasforma in una permanenza di diverse settimane e soprattutto in un viaggio alla ricerca di se stesso.
Chissà se egli riuscirà a trovare le tessera mancante del suo mosaico. Il finale non sembra così finale e lascia un varco aperto all’immaginazione. Chissà…

I dialoghi sono scanzonati e leggeri ma di una leggerezza che nulla ha a che vedere con la superficialità. Piuttosto un ridere nel pianto o un abbraccio fraterno e disinteressato.
La nebbia che avvolge il paese sembra non toccare il cuore di Mario che mostra una straordinaria umanità, un sorriso per tutti, una mano sempre tesa verso il prossimo.

L’atmosfera è rassicurante e malinconica al contempo. I personaggi sono ben definiti.
La scrittura è piacevole, le espressioni dialettali (anche Nero, il cane di Mario mastica il calabrese!) fanno sorridere e ci ricordano che nessuno, nonostante il tempo e le distanze, dimentica mai del tutto le proprie origini.
Un romanzo dal sapore tanto dolce dell’amicizia e dell’amore, quanto amaro dell’ abbandono e del tempo che inesorabile scandisce le stagioni della vita.