In questo Natale 2020, difficile ed anomalo come non mai, non abbiamo voluto lasciarci sfuggire un volumetto che mette in primo piano la “dolce” cultura della Calabria.
E allora chi meglio di un calabrese doc e nostro collaboratore, Raffaele D’Angelo, poteva farci una fotografia del libro di Alessandra Uriselli, esponente di spicco della letteratura gastronomica di questa regione, fino ad alcuni anni fa tanto bistrattata?
Ecco per i nostri lettori lo scritto di Raffaele
La pubblicazione di un nuovo libro rappresenta sempre un avvenimento importante, anzi affascinante, specie se è un libro di dolci pubblicato in concomitanza del Natale. E se poi aggiungiamo che parla di dolci della tradizione calabrese assume a mio avviso una valenza ancora più importante, e con queste righe vi spiego il perché.
Quella calabrese non sembra occupare alcun ruolo nel panorama della cucina nazionale: raramente viene citata quando si parla di cucina, di vini o di prodotti tipici. Forse su ciò ha influito la notevole distanza geografica dalle regioni che si sono rese protagoniste della rinascita dell’identità culinaria moderna oppure l’assenza di cuochi calabresi, quando questa tradizione andava formandosi. Potrebbe aver avuto un impatto anche la mancanza di industrie alimentari di una certa rilevanza o magari il fatto che la celebre opera di Pellegrino Artusi “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” non contiene nessuna ricetta calabrese.
Oggi i tempi stanno cambiando, internet da alcuni decenni ha favorito la circolazione di notizie e ciò ha permesso anche alla cucina calabrese di farsi conoscere e di presentare il proprio patrimonio gastronomico: liquirizia, bergamotto, cedro, fichi, salumi di maiale nero, la celebre nduja, olio evo e soprattutto i vini grazie a giovani vignaioli che hanno rivalorizzato antichi vitigni.
A tutto ciò si aggiunge una nuova generazione di cuochi, i quali hanno saputo riproporre i prodotti della tradizione fuori dai confini regionali.
Quest’interesse ha attirato anche l’attenzione di tante “blogger”, le quali armate di smartphone e dalla voglia di mettersi ai fornelli, sono diventate delle vere e proprie influencer.
E’ in questo filone di crescita e valorizzazione per questo settore, che, si inserisce il nuovo libro di Alessandra Uriselli alla quale va dato il merito di accendere un’altra lucina nella divulgazione della cucina calabrese. L’autrice segue la famiglia a Trento all’età, di 18 e nel 2012 decide di aprire il blog di cucina www.dolcementeinventando.com. E’ in questo blog che riannoda e impasta i ricordi, riemerge la nostalgia per quel mondo che ha dovuto lasciare.
Adesso Alessandra ha fatto pace, adesso è moglie e mamma premurosa, ricorda con affetto quei dolci preparati dalla nonna che per lei rappresentavano pensieri e regali affettuosi, adesso la malinconia si è trasformata in dolcezza del ricordo e ricambia dedicando a lei, alla cara nonna Assunta, questo scrigno che raccoglie ricordi e aromi di mandorle, di liquirizia, di cedro, fichi e bergamotto e una volta aperto si diffonderanno e sapranno regalare felicità e sorrisi a tutti coloro che compreranno il libro.
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