EUGENIO CAPOZZI, Storia del mondo post-occidentale. Cosa resta dell’età globale?, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2023, pp. 192.
Nel volume appena pubblicato, Eugenio Capozzi espone in maniera dinamica e scorrevole una delle grandi questioni degli ultimi trent’anni, quella del destino del mondo (post-)occidentale a seguito del crollo dell’impero sovietico e della “pausa di riflessione” della guerra fredda, quest’ultima prepotentemente ripalesatasi a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, ultimo dei tanti conflitti che hanno fatto emergere l’assetto multipolare del mondo a fronte di una comunità occidentale ridimensionata, spesso rappresentata da una leadership amorfa, banale e asettica rispetto alle grandi questioni culturali, religiose e razionaliste.
A tal proposito, appare suggestivo il richiamo alla secolarizzazione radicale e, quindi, all’involuzione del fattore religioso nella crisi occidentale. Come scrive l’autore: «il razionalismo e l’individualismo prodotti nella cultura europea, attraverso i passaggi della modernità e della rivoluzione scientifica, hanno sviluppato una accentuata, crescente tendenza alla secolarizzazione radicale, che a partire dall’epoca contemporanea nelle società di massa si è tradotta in una irreligiosità profonda e diffusa» (pp. 69-70).
La constatazione di Capozzi risulta, pertanto, un continuum rispetto alle riflessioni di Augusto Del Noce, il primo a “denunciare” il pericolo secolarista (o secolaristico come egli lo definiva), dilagante e comprensivo a un “nuovo totalitarismo” che nelle società democratiche prendeva la forma del consumismo, definito da Pasolini il nuovo potere che inganna il popolo.
Al concetto di secolarizzazione, l’autore ricollega la fine del processo di globalizzazione con quello di “deglobalizzazione” e di riaggregazione di spazi, stimolante richiamo alla teoria dei grandi spazi di Carl Schmitt e, quindi, a un mutamento di dimensioni del campo nel quale si sviluppa la politica mondiale. Una Storia del mondo post-occidentale particolarmente ricca di spunti, utile soprattutto ai giovani studiosi di geopolitica e del pensiero politico contemporaneo.