Rivista semestrale di Filologia moderna
Dipartimento di Scienze Umanistiche Università degli Studi di Catania
Un po’ di storia
Il numero 1-2 2008, dedicato al ricordo di Gaetano Compagnino, ha aperto una nuova
Rivista semestrale di Filologia moderna
Dipartimento di Scienze Umanistiche Università degli Studi di Catania
Un po’ di storia
Il numero 1-2 2008, dedicato al ricordo di Gaetano Compagnino, ha aperto una nuova serie della pubblicazione de «Le forme e la storia». Fondata nel 1980 per iniziativa di Nicolò Mineo, dello stesso Gaetano Compagnino, di Enzo Sciacca e di Antonio Pioletti, si presentava allora come “Rivista quadrimestrale di studi storici e letterari”. Prima dell’attuale, la terza, ha conosciuto due serie di pubblicazione, la prima dal 1980 al 1987, per un totale di otto fascicoli fra singoli e doppi con un numero unico 1984-1987, e quindi, per i tipi di Rubbettino Editore, la seconda dal 1989 al 2003, per un totale di dodici fascicoli con un numero unico 1999-2003. Con la seconda serie, non più “Rivista quadrimestrale di studi storici e letterari”, ma “Rivista di Filologia Moderna”. Una storia che ha seguito un filo conduttore, ha lasciato tracce, ha sedimentato esperienze, ha rinnovato passioni scientifiche.
Un impegno che si rinnova
Il nesso letteratura-storia resta il campo d’indagine privilegiato, il che, va da sé, tende a dare rilievo alla funzione non solo estetica della letteratura -e delle arti in generale-, ma cognitiva, sociale, etica, liberatoria. All’ideologia del tecnicismo mercantilistico, dell’immagine effimera, del produttivismo disumanizzante, non s’intende contrapporre la certezza di visioni totalizzanti, ma la via faticosa della ricerca.
L’ampio spettro di ambiti scientifici coinvolti, già di per sé elemento di ricchezza, può dar corpo a una proficua progettualità interdisciplinare: le filologie, le lingue moderne, le linguistiche, le letterature, la teoria del linguaggio, la musicologia e l’antropologia culturale, le aree europee e americane, slava, neogreca e orientali.
L’obiettivo è valorizzare l’interdisciplinarità su direttrici che possono includere verifiche dei metodi e delle tecniche di edizione dei testi letterari, un comparativismo fondato sull’analisi testuale e sulla ricostruzione della rete delle differenze, più che delle somiglianze, l’indagine sull’intertestualità e l’interdiscorsività, i processi della ricezione letteraria nella storia e nella metamorfosi dei testi, studi di teoria del linguaggio, di linguistica generale e di linguistica applicata in tutti i loro risvolti, i rapporti fra le arti, i nuovi orizzonti dischiusi dall’applicazione dei procedimenti informatici nel campo delle scienze umanistiche.
La periodicità è semestrale: sono previsti fascicoli monografici, dedicati a un tema, con l’obiettivo di sottoporlo a letture plurali per metodo d’indagine e tali da permettere una comparazione fra aree culturali diverse e fra diverse tipologie di rappresentazione artistica, e fascicoli rivolti a offrire, in modo se possibile non dispersivo, esercizi di lettura, sondaggi analitici, note e interventi, lavori collettivi in corso, rassegne di studi.
La costituzione di un Comitato scientifico internazionale che vede la presenza di illustri studiosi appartenenti ad aree linguistico-culturali e a settori scientifici diverse risponde a un’ineliminabile esigenza di confronto scientifico senza confini.
Direttore responsabile: G. Lalomia
Direzione (organo decisionale): Direttori: M. Cassarino (Catania), A. Manganaro (Catania), A. Pioletti (Catania), A. Scuderi (Catania). Comitato direttivo: M. Cerruti (Torino), S. Micali (Siena), A. Naccarato (UNICAL), C. Neri (Bologna), M. Presotto (Trento), N. Scaffai (Siena).
Consiglio di garanzia scientifica: N. Abdellatif (Sétif ), J. Aragüés Aldaz (Zaragoza), L. Baggioni (Paris 3), A. Barbieri (Padova), L. Benedetti (Catania), F. Bertoni (Bologna), L. Bottini (Catania), C. Carpinato (Venezia “Ca’ Foscari”), S. Carrai (Scuola Normale Superiore Pisa), A. Casadei (Pisa), S. Cristaldi (Catania), L. Curreri (Piemonte Orientale), L. Formisano (Accademia Nazionale Lincei), Cl. Galderisi (Poitiers), W.E. Granara (Cambridge, MA), Fl. Gregori (Venezia “Ca’ Foscari”), M. Haro Cortés (València), R. Librandi (Accademia della Crusca), A. Manieri (Napoli “L’Orientale”), L. Martinelli (Chieti), A. Meier (Kiel), M. Moriggi (Catania), Wen-Chin Ouyang (SOAS London), Y. Parisot (Paris-Upec), D. Poli (Macerata), G. Ruozzi (Bologna), A. Sciacovelli (Turku), L. Somigli (Toronto), C. Tramontana (Catania)
Comitato redazionale: E. Creazzo, A. Gurrieri, I. Halliday, S. Italia (segr.), C. Rizzo
Direzione e redazione: Dipartimento di Scienze Umanistiche – Università degli Studi di Catania, piazza Dante 32 – 95124 Catania – Tel. 095 7102202 – Fax 095 7102200 – E-mail: redazione.formestoria@unict.it
Amministrazione: Rubbettino Editore Srl, viale Rosario Rubbettino 10 – 88049 Soveria Mannelli – www.rubbettino.it – E-mail: giuseppe.paletta@rubbettino.it – Tel. 0968 6664201
Abbonamento annuale (2 numeri): Italia € 40,00; estero € 60,00. Un numero: Italia € 20,00; estero € 30,00
Richieste e pagamenti vanno indirizzati a: Rubbettino Editore – uff. abbonamenti – ccp 115062888
Al sito www.rubbettino.it – Sezione Riviste, al titolo «Le Forme e la Storia», si può prendere visione del Codice etico della rivista e degli Indici dei fascicoli pubblicati, completati, a partire dal n. 1-2019, dagli abstract in italiano e in inglese di ciascun articolo.
La rivista si avvale della procedura di valutazione e accettazione degli articoli double blind peer review o almeno single blind
Gli standard etici della rivista accademica semestrale Le forme e la storia, qui descritti in maniera sintetica, sono stati preparati in base alle linee guida fornite dalla COPE (Committee on Publication Ethics, www.publicationethics.org).
Pubblicare articoli di qualità richiede il pieno rispetto dei principi di trasparenza e delle miglior pratiche per l’editoria accademica. Tutti i componenti della redazione de Le forme e la storia si impegnano ad applicare questi principi in tutte le fasi di preparazione a di pubblicazione dei numeri della rivista: dai rapporti con gli autori e con i recensori, ai comportamenti del direttore, dei redattori e delle istituzioni.
1. Aspettative di comportamento
Responsabilità dei direttori e dei redattori
– Agire in modo equilibrato, obiettivo ed equo nello svolgimento dei compiti previsti, senza discriminazioni fondate sul genere, sull’orientamento sessuale, sulle convinzioni religiose o politiche, sull’origine etnica o geografica degli autori.
– Gestire i contributi mandati per possibile pubblicazione unicamente in base al loro merito accademico.
– Adottare e seguire procedure ragionevoli in caso di reclami di natura etica o di disaccordo, in conformità con questi standard etici. Offrire agli autori una ragionevole opportunità di rispondere a eventuali reclami. Tutti i reclami devono essere esaminati a prescindere dalla data dell’originale approvazione per pubblicazione. La documentazione associata a tali reclami deve essere conservata.
Responsabilità dei revisori
– Contribuire al processo decisionale e collaborare per migliorare la qualità del contributo pubblicato, rivedendo il dattiloscritto in modo obiettivo in tempi ragionevoli.
– Mantenere la riservatezza di qualsiasi informazione fornita dal direttore o dall’autore. Non conservare o copiare il dattiloscritto.
– Avvisare il direttore di qualsiasi contenuto pubblicato o consegnato che sia sensibilmente simile a quello in esame.
– Essere consapevole di potenziali confitti di interesse (finanziari, istituzionali, collaborativi o altri rapporti tra il revisore e l’autore) e avvisare il direttore di questi ultimi, se necessario revocando il proprio servizio per quel dattiloscritto.
Responsabilità degli autori
–Rispettare le leggi del diritto d’autore 22/04/1941, n. 633, G.U. 16/07/1941, aggiornata dal D.L. 16/10/2017, n. 148 consentito, con modificazioni, dalla L. 4/12/2017, n. 17.
– Conservare un’accurata registrazione dei dati associati al dattiloscritto consegnato e fornire o procurare l’accesso a tali dati, su ragionevole richiesta. Laddove appropriato e laddove consentito dal datore di lavoro, dall’ente di finanziamento e da altri soggetti che potrebbero avere un interesse, depositare i dati in un archivio o deposito idonei per la condivisione e l’ulteriore utilizzo da parte di altri.
– Confermare/asserire che il dattiloscritto come consegnato non è in valutazione o già accettato altrove per la pubblicazione. Laddove parti del contenuto coincidano con contenuti già pubblicati o consegnati, riconoscere e citare tali fonti. Inoltre, fornire al direttore una copia di qualsiasi dattiloscritto consegnato che potrebbe contenere contenuti coincidenti o strettamente correlati.
– Confermare che tutto il lavoro nel dattiloscritto consegnato è originale e riconoscere e citare il contenuto riprodotto da altre fonti. Acquisire il permesso di riprodurre qualsiasi contenuto da altre fonti.
– Dichiarare qualsiasi potenziale confitto di interessi (ad esempio se l’autore ha un interesse concorrente (reale o apparente) che potrebbe essere considerato o interpretato come esercitante un’indebita influenza sulle proprie funzioni in qualsiasi fase del processo di pubblicazione).
– Informare tempestivamente il direttore della rivista o l’editore se viene individuato un errore significativo nella loro pubblicazione. Collaborare con il direttore e l’editore per pubblicare una nota di addenda e corrigenda o ritirare il contributo, laddove ciò sia ritenuto necessario.
Responsabilità dell’editore
– Rubbettino Editore garantirà che la buona pratica sia conforme agli standard sopra indicati.
2. Procedure riguardanti un comportamento non etico
Identificazione di un comportamento non etico
– Una cattiva condotta e un comportamento non etico possono essere identificati e portati all’attenzione del direttore e dell’editore in qualsiasi momento, da parte di chiunque.
– Una cattiva condotta e un comportamento non etico possono includere gli esempi descritti sopra, ma non devono essere limitati ad essi.
– Chiunque informi il direttore o l’editore di tale condotta deve fornire sufficienti informazioni e prove per consentire l’avvio di un’inchiesta. Tutte le accuse devono essere prese seriamente e trattate allo stesso modo, finché non si raggiungerà una decisione o una conclusione efficace.
Inchiesta
– Una prima decisione deve essere presa dal direttore che, ove opportuno, deve consultarsi con o chiedere consiglio all’editore.
– Devono essere raccolte prove, evitando la diffusione di qualsiasi accusa oltre a coloro che devono essere informati.
Violazioni minori
– Una minore cattiva condotta potrebbe essere affrontata senza la necessità di una più ampia consulenza. In ogni caso, all’autore deve essere data l’opportunità di rispondere a qualsiasi accusa.
Violazioni gravi
– Una grave condotta scorretta potrebbe esigere che vengano informati i datori di lavoro della persona sotto accusa. Il direttore, d’accordo con l’editore, deve decidere se coinvolgere o meno i datori di lavoro, esaminando da sé le prove disponibili o consultandosi ulteriormente con un numero limitato di esperti.
Conseguenze
(in ordine crescente di gravità; da potersi mettere in pratica separatamente o congiuntamente)
– Informare o dare istruzioni all’autore o al revisore laddove sembri che vi siano malintesi o un’erronea applicazione di standard accettabili.
– Una lettera scritta in termini forti all’autore o al revisore riguardante la cattiva condotta e intesa come monito per il comportamento futuro.
– Pubblicazione di un avviso formale in cui viene specificata la cattiva condotta.
– Pubblicazione di un editoriale che specifica la cattiva condotta.
– Una lettera formale al capo del dipartimento dell’autore o del revisore o dell’ente di finanziamento.
– Formale ritiro o revoca di un contributo dalla rivista e immediata comunicazione al capo del dipartimento dell’autore o del revisore.
– Imposizione di un embargo formale sui contributi di una persona per un periodo stabilito.
– Segnalazione del caso e delle conseguenze a un’organizzazione professionale o ad un’autorità superiore per ulteriori indagini e azioni.
Catania, aprile 2019
The ethical standards of the biannual academic journal Le forme e la storia, described synthetically below, have been prepared on the basis of the guidelines provided by COPE (Committee on Publication Ethics, www.publicationethics.org).
Publishing quality articles requires full respect of the principles of transparency and best practice in academic publishing. All members of the editorial team of Le forme e la storia are committed to applying these principles at every stage of preparation and publication of the issues of the journal: from relations with authors and peer-reviewers, to the behavior of the editor and editors and the institutions related to the journal.
1. Ethical expectations
Editor’s and editors’ responsibilities
– To act in a balanced, objective and fair way while carrying out their expected duties, without discrimination on grounds of gender, sexual orientation, religious or political beliefs, ethnic or geographical origin of the authors.
– To handle submissions in such a way that decisions regarding them are based solely on academic merit.
– To adopt and follow reasonable procedures in the event of complaints of an ethical or conflict nature, in accordance with these ethical standards. To give authors a reasonable opportunity to respond to any complaints. All complaints should be investigated no matter when the original publication was approved. Documentation associated with any such complaints should be retained.
Reviewers’ responsibilities
– To contribute to the decision-making process, and to assist in improving the quality of the published contribution by reviewing the manuscript objectively, in a timely manner.
– To maintain the confidentiality of any information supplied by the editor or author. To not retain or copy the manuscript.
– To alert the editor to any published or submitted content that is substantially similar to that under review.
– To be aware of any potential conflicts of interest (financial, institutional, collaborative or other relationships between the reviewer and author) and to alert the editor to these, if necessary withdrawing their services for that manuscript.
Authors’ responsibilities
–To respect the copyright laws 22/04/1941, n. 633, G.U. [Official Gazette] 16/07/1941, updated by D.L. [Decree Law] 16/10/2017, n. 148 allowed, with modifications, by Law 4/12/2017, n. 17.
– To maintain accurate records of data associated with their submitted manuscript, and to supply or provide access to these data, on reasonable request. Where appropriate and where allowed by employer, funding body and others who might have an interest, to deposit data in a suitable repository or storage location, for sharing and further use by others.
– To confirm/assert that the manuscript as submitted is not under consideration or accepted for publication elsewhere. Where portions of the content overlap with published or submitted content, to acknowledge and cite those sources. Additionally, to provide the editor with a copy of any submitted manuscript that might contain overlapping or closely related content.
– To confirm that all the work in the submitted manuscript is original and to acknowledge and cite content reproduced from other sources. To obtain permission to reproduce any content from other sources.
– To declare any potential conflicts of interest (e.g. where the author has a competing interest (real or apparent) that could be considered or viewed as exerting an undue influence on his or her duties at any stage during the publication process).
– To notify promptly the journal editor or publisher if a significant error in their publication is identified. To cooperate with the editor and publisher to publish an erratum, addendum, corrigendum notice, or to retract the paper, where this is deemed necessary.
Publisher’s responsibilities
– Rubbettino Editore shall ensure that good practice is maintained to the standards outlined above.
2. Procedures for dealing with unethical behaviour
Identification of unethical behaviour
– Misconduct and unethical behaviour may be identified and brought to the attention of the editor and publisher at any time, by anyone.
– Misconduct and unethical behaviour may include, but need not be limited to, examples as outlined above.
– Whoever informs the editor or publisher of such conduct should provide sufficient information and evidence in order for an investigation to be initiated. All allegations should be taken seriously and treated in the same way, until a successful decision or conclusion is reached.
Investigation
– An initial decision should be taken by the editor, who should consult with or seek advice from the publisher, if appropriate.
– Evidence should be gathered, while avoiding spreading any allegations beyond those who need to know.
Minor breaches
– Minor misconduct might be dealt with without the need to consult more widely. In any event, the author should be given the opportunity to respond to any allegations.
Serious breaches
– Serious misconduct might require that the employers of the accused be notified. The editor, in consultation with the publisher should make the decision whether or not to involve the employers, either by examining the available evidence themselves or by further consultation with a limited number of experts.
Outcomes
(in increasing order of severity; may be applied separately or in conjunction)
– Informing or educating the author or reviewer where there appears to be a misunderstanding or misapplication of acceptable standards.
– A more strongly worded letter to the author or reviewer covering the misconduct and as a warning to future behaviour.
– Publication of a formal notice detailing the misconduct.
– Publication of an editorial detailing the misconduct.
– A formal letter to the head of the author’s or reviewer’s department or funding agency.
– Formal retraction or withdrawal of a publication from the journal, in conjunction with informing the head of the author or reviewer’s department.
– Imposition of a formal embargo on contributions from an individual for a defined period.
– Reporting the case and outcome to a professional organization or higher authority for further investigation and action.
Catania, April 2019