Vittorini nella città degli Angeli
Prefazione di Emanuele Macaluso
Cartaceo
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Quel giugno del ’43, Vittorini e Di Benedetto, i siciliani del Centro Interno del Partito Comunista, andavano spediti verso la stazione di Milano. Nell’imminenza dello sbarco degli Alleati, il Partito decide di mandare in
Quel giugno del ’43, Vittorini e Di Benedetto, i siciliani del Centro Interno del Partito Comunista, andavano spediti verso la stazione di Milano. Nell’imminenza dello sbarco degli Alleati, il Partito decide di mandare in Sicilia Vittorini. Inizia così per l’autore di Conversazione in Sicilia un viaggio in un’isola disperata. Nella città degli Angeli e dello zolfo, Caltanissetta, Vittorini incontra Luziu, il capo delle cellule comuniste, che Terracini aveva formato facendone un comunista modello. Inizia una conversazione immaginaria su politica e cultura. Luziu cerca gli uomini dei doveri, mentre Vittorini cerca uomini per i suoi libri come Enne 2, il partigiano di Uomini e No che sembra Luziu. L’incontro con gli antifascisti in casa di un avvocato conclude la missione. L’esortazione di Luziu davanti al piatto di pasta asciutta, alle otto del mattino, “mangia, mangia Luciano che ti passa la stanchezza” è il suggello alla conversazione tra fratelli che Togliatti interrompe.
Rassegna
- Il Cittadino 2020.05.21
La cultura è cardine della democrazia E ha nomi e cognomi
di Antonio Calabrò - La Stampa 2019.09.13
Macaluso “critica” Togliatti “Nella polemica con Vittorini avevano ragione tutti e due”
di Marcello Sorgi