Viene la guerra
L'Europa alla ricerca di un'anima di fronte alle sfide del XXI secolo
Cartaceo
€13,30 €14,00
Viene la guerra. Una trentina di conflitti infiammano oggi lo scenario globale. Dall’Ucraina al Caucaso, dal Medioriente fino all’instabilità africana e alle tensioni nello scacchiere indopacifico. Conflitti crudeli che sarebbe però sbrigativo liquidare come
Viene la guerra. Una trentina di conflitti infiammano oggi lo scenario globale. Dall’Ucraina al Caucaso, dal Medioriente fino all’instabilità africana e alle tensioni nello scacchiere indopacifico. Conflitti crudeli che sarebbe però sbrigativo liquidare come fenomeni solo regionali. Da troppo tempo gli equilibri globali sono legati ad accordi di potere, come Yalta, stipulati in un mondo e in un’epoca profondamente diversi. Gli interessi dei nuovi grandi players globali oscillano tra chi vuole nuovamente Yalta come la Russia e gli Stati Uniti che pretendono di conservare il ruolo di guardiano del mondo, e chi esige una Yalta del tutto nuova, come Cina e India. In questo scenario cruciale quale partita può giocare l’Europa e soprattutto l’Unione Europea, solo esempio di progetto politico promosso non solo dai paesi vincitori di una guerra, ma da vincitori e vinti assieme? “La terza guerra mondiale a pezzi” di cui da anni parla papa Francesco è ormai una strada obbligata per la risoluzione delle controversie? Ed è proprio vero che la richiesta di pace e dialogo insistentemente reiterata dal Pontefice è una posizione isolata? Al di là della tradizionale teoria della deterrenza, quali carte ha a sua disposizione la comunità internazionale per promuovere e favorire oltre il gioco delle grandi potenze una dinamica di pace? Armi, soldi e demografia — caratteri ineludibili dello status di grande potenza — saranno i soli arbitri del confronto tra democrazie ed autarchie? Il libro si propone, rispondendo a queste domande, di offrire opportunità non retoriche alla giustizia e alla pace .
Indice
Introduzione
Parte I
Conflitti ed equilibri all’inizio del XXI secolo
La narrativa dei conflitti regionali e il conflitto tra le grandi potenze
Nuovamente Yalta o una nuova Yalta?
I rapporti di forza tra le grandi potenze e i dati della capacità produttiva delle armi
Parte II
Venti di guerra soffiano sull’Europa
La guerra russo-ucraina e le ricadute sullo scacchiere euro-mediterraneo
Le tensioni a cavallo tra Caucaso e Balcani
L’Iran tra la rivoluzione islamica e la rivolta delle donne
Le conseguenze della tragedia siriana nell’area mediorientale
Il dramma del Libano
L’Iraq conteso tra Washington e Teheran
La guerra degli Houthi al commercio internazionale e l’insufficiente politica estera navale dell’Unione Europea
Afghanistan: un Paese facile da conquistare, ma impossibile da controllare
L’eterno ritorno del conflitto israelo-palestinese
Gli Usa e Israele: tensioni e legame indissolubile
L’espansione della Wagner in Africa
Parte III
Sale la tensione nel Pacifico
La complessità dello scacchiere indopacifico
Lo scontro tra Cina e Stati Uniti d’America
La strategia americana: la nascita di Aukus
La strategia cinese: Putin vassallo di Pechino?
Nazionalismo e internazionalismo del gigante India
L’America divisa
Il braccio di ferro tra democrazie ed autarchie
Parte IV
L’Europa di fronte al suo destino
Il grande assente di Yalta: l’Unione Europea
L’unico accordo nella storia tra vincitori e vinti
I cambiamenti necessari all’Unione Europea per essere un attore globale
Il riarmo della Germania
La relazione transatlantica sopravviverà a Trump?
Promemoria per un’agenda del multipolarismo
L’anima dell’Europa: unirsi per garantire la pace