Vi sono molte strade per l’Italia
Ricercatori e fotografi americani nel Mezzogiorno degli anni Cinquanta
Cartaceo
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Per tre decenni e oltre, a partire dall’immediato secondo dopoguerra, il Mezzogiorno è stato percorso da cultori di scienze sociali e da fotografi impegnati, italiani e stranieri, dediti alla documentazione delle realtà locali,
Per tre decenni e oltre, a partire dall’immediato secondo dopoguerra, il Mezzogiorno è stato percorso da cultori di scienze sociali e da fotografi impegnati, italiani e stranieri, dediti alla documentazione delle realtà locali, con una produzione letteraria e iconografica vastissima. Tra essi si distinsero, per la quantità degli interventi e la complessità delle ipotesi interpretative, quelli provenienti dagli Stati Uniti. Negli anni Cinquanta, in particolare, gli studiosi George T. Peck e Frank Cancian e il grande reporter David ‘Chim’ Seymour, tra i fondatori dell’agenzia ‘Magnum’, si rendono protagonisti delle storie americane qui raccontate. Storie di impegno intellettuale e di partecipazione umana e civile, sullo sfondo di una vivace dialettica scientifica, culturale, sociale e politica, che contribuiscono a riscrivere il profilo della ricerca nel Mezzogiorno, in un periodo chiave per il Paese. Gli eventi narrati, a partire dall’esplorazione di cospicue fonti documentali, dimostrano che un’altra idea del Mezzogiorno e dei suoi mondi popolari, al di là di quella sostenuta da Ernesto de Martino, vi era, pur se non ebbe, nella vicenda nazionale, la considerazione che meritava. Il volume è arricchito da scritti di Marta Petrusewicz e Michael Herzfeld.
Rassegna
- Avellino Today 2024.02.20
Le foto di Frank Cancian raccontate da Francesco Faeta a Rai Radio 3
di Redazione - Gazzetta di Reggio 2023.10.21
Luzzara nei clic degli americani
di A.V. - La Gazzetta del Mezzogiorno 2023.07.26
Il Sud delle aree interne ridotto a «non luogo»
di Giuseppe Lupo - Mondoperaio 2023.04.01
Istantanee sul Mezzogiorno degli anni ’50. Storie di studiosi e fotografi statunitensi
di Domenico Sabino - Archivio antropologico mediterraneo 2022.07.18
Recensioni
di Mauro Geraci