Un difensore civico per la repubblica
Difesa dei diritti dell'uomo e del cittadino nell'unione europea
Cartaceo
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Personaggio “in cerca d’autore”, antidoto e umano calmieratore della “mala”; amministrazione, il Difensore erede del Tribunus plebis è Magistrato di interdizione e sollecitazione che non rinuncia – quale mezzo – alla persuasione. “Potere negativo”
Personaggio “in cerca d’autore”, antidoto e umano calmieratore della “mala”; amministrazione, il Difensore erede del Tribunus plebis è Magistrato di interdizione e sollecitazione che non rinuncia – quale mezzo – alla persuasione. “Potere negativo” assertore di legalità sostanziale in prevalente ottica di prevenzione, egli concentra i suoi interventi sulla persona e la priorità dei suoi bisogni vitali. Capace di avvicinare le Istituzioni ai cittadini con il metodo dell’ascolto e il fine della partecipazione inclusiva che rinnovi le motivazioni di un “contratto sociale” inadempiuto, per una res publica in grado di divenire res populi. Tentando di superare, nel tempo della globalizzazione, e porre un freno con uno “sguardo dal basso”, quale “nuova” Istituzione richiesta dalla crisi del principio di rappresentanza e dello Stato nazione, visioni e interessi di parte, opacità clientele, partitocrazie senza partiti, burocrazie farraginose dentro cui più facilmente si muovono affaristi e faccendieri. Per contribuire a dare possibili contenuti alla sovranità popolare e al “bene comune”. Evitando l’insidia letale della retorica di diritti declamati sulla carta e inattuati. Il libro ne tratta l’essenza con un interrogativo di fondo: Chi ha paura di quel Difensore?