Maria Antonietta Serci

Un’associazione d’élite

L'Alleanza Femminile Italiana (1944-1950)

Cartaceo
13,30 14,00

Nella Roma appena liberata del 1944, riprende il dibattito politico cui partecipano attivamente alcune associazioni di donne di origine prefascista. Sono associazioni apartitiche e aconfessionali vicine ai partiti laici, della “terza forza” che propongono

Nella Roma appena liberata del 1944, riprende il dibattito politico cui partecipano attivamente alcune associazioni di donne di origine prefascista. Sono associazioni apartitiche e aconfessionali vicine ai partiti laici, della “terza forza” che propongono all’Italia repubblicana una moderna idea di cittadinanza consapevole. Una schiera di donne anima l’intervento di associazioni impegnate per i diritti civili, per la pace, contro l’analfabetismo, per l’abolizione della gestione statale della prostituzione, per la costruzione di una cultura laica e occidentale, per il superamento dei confini nazionali in cornici di federalismo europeo e mondialismo. La ricerca, concentrata sugli anni 1944-1950, è basata su fonti per lo più inedite che hanno permesso di fare luce sui diversi soggetti parte attiva nel dibattito sulla “Legge Merlin” e di tratteggiare le biografie della presidente Teresita Sandesky e di dirigenti autorevoli, come la pacifista Anna Mazziotti di Celso.