‘U Maru Giannandria
Prefazione di Introduzione di Pasquino Crupi
Cartaceo
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Tutto è giudizio, cioè sentimento riflesso delle cose circostanti in questa raccolta poetica di Giovanni Favasuli: il vecchio paese, che eterno riposa nella memoria; il calabrese, che erra per il mondo; i treni da
Tutto è giudizio, cioè sentimento riflesso delle cose circostanti in questa raccolta poetica di Giovanni Favasuli: il vecchio paese, che eterno riposa nella memoria; il calabrese, che erra per il mondo; i treni da dove nessuno scende e tutti salgono; l’umile pastore, che colloquia con il gregge, e Madre Teresa, che si nutre del dolore del mondo, e, da quel costato, la madre, madre meridionale, mater dolens, madre addolorata come la Madonna; la Chiesa di Dio, che prega a valle, e i Longini, che seminano lutti. Come non spesso succede nella poesia dialettale, nulla vi ha che richiami il municipio, il campanile, il perimetro paesano, sequestrato dalla Storia. Giovanni Favasuli ha inscritto il suo gruzzolo di affetti e di asprezze nel cielo lontano che ne promette il riscatto. E intanto assicura al verso, ai suoi versi, cullati dalla certezza perpetua dei valori cristiani, il respiro metafisico del cuore che palpitando va verso le stelle. Dove la poesia va.