Theodor Herzl
Il Mazzini d'Israele
Prefazione di Francesco Cossiga
Cartaceo
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Con l’istituzione del Congresso Sionista nel 1897 Theodor Herzl diede voce e forma alle molteplici anime dell’ebraismo, traghettando l’antica questione ebraica dalla sfera social-religiosa alla più appropriata dimensione giuridico-diplomatica internazionale. Egli riuscì così a
Con l’istituzione del Congresso Sionista nel 1897 Theodor Herzl diede voce e forma alle molteplici anime dell’ebraismo, traghettando l’antica questione ebraica dalla sfera social-religiosa alla più appropriata dimensione giuridico-diplomatica internazionale. Egli riuscì così a imporsi all’attenzione dei grandi della terra e a far sì che dall’ottocentesca idea di nazione gli ebrei non fossero esclusi. Dando vita al“Parlamento della nazione ebraica”, che avrebbe ininterrottamente presieduto fino alla morte (1904) e, quindi, attraverso sei congressi, Herzl avrebbe anticipato così la successiva fondazione dello Stato e la legittimazione del territorio sul quale Israele sarebbe poi effettivamente nato. Come già intuito all’indomani della prima guerra mondiale da Francesco Ruffini, il ruolo di Herzl nel risveglio nazionale ebraico può esser paragonato a quello svolto da Giuseppe Mazzini nella storia italiana: entrambi si fecero promotori di una sfida alla realtà e al realismo dei loro tempi, entrambi seppero esprimere straordinaria dedizione alla cosiddetta politica dell’irrealtà.
Rassegna
- Libro Aperto 2023.06.01
La crisi della civiltà liberale – Libro Aperto
di Zeffiro Ciuffoletti - barbadillo.it 2022.04.30
Focus. “Mourir pour le Donbass?”: il rischio (possibile) della Terza Guerra Mondiale
di Gianni Marocco - Corriere della Sera 2022.02.02
L’errore fatale di chi divinizza la politica
di Giancristiano Desiderio - Il Foglio 2021.12.14
L’Occidente al tramonto?
di Sabino Cassese - Il Foglio 2021.11.24
Una fogliata di libri
di Matteo Matzuzzi