Sulla presenza delle scuole di diritto e la formazione giuridica nel tardoantico
Cartaceo
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Inserendosi nella linea di quell’ “esplosione di tardoantico” (Giardina 1999) che affascina la letteratura romanistica attuale, il presente studio trae spunto dalla riforma degli studi giuridici operata da Giustiniano, e presente nella storia attraverso
Inserendosi nella linea di quell’ “esplosione di tardoantico” (Giardina 1999) che affascina la letteratura romanistica attuale, il presente studio trae spunto dalla riforma degli studi giuridici operata da Giustiniano, e presente nella storia attraverso la costituzione Omnem del 533, per approfondire i caratteri dei percorsi formativi del tempo e la scansione logica e temporale degli studi dei giovani da avviare ad spem omnium tribunalium aut interdum ad stipendia cognitionum sacrarum aut fortasse ad ipsa palatii magisteria (paneg. 5,5,4):ciò è occasione per valutare in premessa la presenza delle scuole giuridiche sia prima che dopo la riforma, la loro qualificazione e il loro apporto, e, in definitiva, la consistenza della formazione giuridica, cui dallo stesso Giustiniano viene indirizzata per gran parte la sua compilazione, non soltanto relativamente alle Institutiones, dichiaratamente programmate per la cupida legum iuventus, ma anche relativamente al Digesto, nelle sue sette parti, e alla conoscenza della nuova legislazione rappresentata dal Codice.