Alessandra Caputi

Storie di resistenza ambientale

La tutela di Napoli e della costa campana negli anni Settanta

Prefazione di Piero Craveri

Cartaceo
14,25 15,00

Per contrastare l’assalto della speculazione edilizia a Napoli e alla costa campana, nel secondo dopoguerra, sarebbe servito il dono dell’ubiquità. La costruzione di ecomostri, villette e palazzine abusive e la distruzione di monumenti, aree

Per contrastare l’assalto della speculazione edilizia a Napoli e alla costa campana, nel secondo dopoguerra, sarebbe servito il dono dell’ubiquità. La costruzione di ecomostri, villette e palazzine abusive e la distruzione di monumenti, aree archeologiche e giardini furono all’ordine del giorno per circa un trentennio. Imprenditori voraci presero di mira le coste puntando sullo sviluppo del turismo di rapina e in spregio alle norme urbanistiche lottizzarono alcuni tra i più bei paesaggi del Mediterraneo. La città partenopea, oltre a subire la cementificazione delle sue colline, era già stata inquinata da diversi stabilimenti industriali, in particolare dall’Italsider e dalla Cementir, con gravi ripercussioni sull’ambiente e sulla salute pubblica. Alcune associazioni – Italia Nostra e il Comitato per la difesa ambientale e culturale del Mezzogiorno in primis – lottarono infaticabilmente contro questa galleria degli orrori. Sette battaglie tenacemente condotte, tra gli anni Sessanta e Ottanta, testimoniano la strenua difesa di Napoli, della baia di Fuenti e della costa della Masseta. Alda Croce, Elena Croce e Antonio Iannello ne furono i protagonisti indiscussi. Portarono avanti una nuova forma di resistenza, volta a tutelare il paesaggio, i beni culturali e lo spazio pubblico, e contribuirono con il loro impegno civile alla formazione di una coscienza ambientale in Italia.

Indice

Prefazione di Piero Craveri 

Introduzione

Ringraziamenti

1. «Arrestando, se non altro, il precipizio». I protagonisti

2. Il piano regolatore e la bonifica sociale

3. Villa Paratore e il camouflage dell’abusivismo edilizio

4. Monte Sant’Angelo: il colpo di grazia dell’Università

5. La tangenziale devastatrice

6. L’Italsider e la Cementir, «qualcosa di simile alla peste»

7. Il “mostro” di Fuenti

8. La Costa della Masseta: una battaglia a lieto fine

Indice dei nomi

Rassegna

Vedi tutte le recensioni >

Condividi