«Sogni e favole io fingo»
Gli inganni e i disinganni del teatro tra Settecento e Novecento
Cartaceo
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Il volume di Guido Nicastro raccoglie nella prima parte una serie di saggi su scrittori e opere del teatro musicale del Settecento, da Pietro Metastasio che con la sua poesia dà il titolo al
Il volume di Guido Nicastro raccoglie nella prima parte una serie di saggi su scrittori e opere del teatro musicale del Settecento, da Pietro Metastasio che con la sua poesia dà il titolo al libro, a Carlo Goldoni, autore non solo di commedie ma anche di numerosi melodrammi giocosi, da Calzabigi sino a Da Ponte e a Casti, i cui nomi restano in maniera indelebile associati a quelli dei maggiori musicisti del tempo, Gluck, Salieri, Paisiello e il sommo Mozart.
Segue la lettura di alcuni libretti d’opera ottocenteschi (tra cui La Gioconda e Nerone di Arrigo Boito), mentre nella terza parte si discorre ancora di teatro musicale, ma soprattutto di opere e autori del teatro letterario tra Otto e Novecento, Manzoni e Verga, Giacosa, Praga e Bertolazzi, e gli scrittori napoletani Scarpetta, Di Giacomo, Bracco, per giungere ai grandi teatranti del secolo scorso, Pirandello e Eduardo.
Ne viene fuori un discorso quanto mai variegato, ma reso unitario da una riflessione costante sul tema predominante delle passioni e i modi diversi della loro rappresentazione scenica, e sul significato che al teatro, alla sua funzione sociale e al suo valore artistico hanno dato gli autori di cui si parla.
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