Tonino Falvo

Se volete ascoltare questa favola nuova…

Viaggio nell'ultimo mito pirandelliano

Cartaceo
8,55 9,00

Ilse, l’attrice protagonista de I giganti della montagna, alla fine muore: i giganti “schiacciano e distruggono lei e i suoi compagni come giocattoli”. L’opera rimane incompiuta, ma la classica rilettura di tutti i materiali,

Ilse, l’attrice protagonista de I giganti della montagna, alla fine muore: i giganti “schiacciano e distruggono lei e i suoi compagni come giocattoli”. L’opera rimane incompiuta, ma la classica rilettura di tutti i materiali, scritti e non scritti, sembra confermare questo finale. Pirandello affida, dunque, la sua ultima opera, il Teatro, la sua stessa vita ad una distruzione. Eppure – durante la stesura, in una sorta di vera e propria estasi – egli la considera il suo “capolavoro”. È un’evidente contraddizione. Lavorando con i suoi ragazzi ad un allestimento de La favola del figlio cambiato, l’autore si è chiesto: perché il Maestro incastonò ne I giganti della montagna proprio quella Favola? Qual è il nesso tra le due opere? La rappresentazione che ne seguì fu un’avventura straordinaria, ma lo studio impiegato nel tentativo di dar risposta a quelle domande ne aprì un’altra altrettanto suggestiva. Che è appunto quella che viene proposta in questo breve saggio: quella piccola favola restituisce una sorprendente luce interpretativa, non solo sui Giganti ma su tutto l’ultimo Pirandello.

Rassegna

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collana: Varia, bic: AN, 2011, pp 90

isbn: 9788849832976