Scritti storico-politici
a cura di Marco Stefano Birtolo, Davide Galimberti, Angela Landolfi, Achille Zarlenga
Cartaceo
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Sergio Cotta (1920-2007) è ampiamente noto, in sede nazionale e internazionale, per essere stato un’autorità nel campo della filosofia del diritto e della politica. Il costante richiamo a opere come Il diritto nell’esistenza
Sergio Cotta (1920-2007) è ampiamente noto, in sede nazionale e internazionale, per essere stato un’autorità nel campo della filosofia del diritto e della politica. Il costante richiamo a opere come Il diritto nell’esistenza e I limiti della politica ne attestano la significativa, persistente influenza sul dibattito scientifico-culturale. L’attenzione, e la sensibilità di matrice liberale, alla profondità della ricostruzione storica dei temi studiati è stata altrettanto rilevante, in tutta la sua sterminata produzione. Ne danno prova i 16 Scritti che qui vengono riproposti, dopo la pubblicazione di 22 Scritti di filosofia e religione (Rubbettino, 2019): elaborati con un rigore argomentativo e una grande chiarezza espositiva che li rendono accessibili anche a lettori non specialisti, questi testi offrono altresì uno spaccato significativo della fase di grandi cambiamenti che ha interessato, in particolare, la società italiana tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso, e non mancano di presentare originali riflessioni critiche, e proposte innovative, su tematiche di carattere istituzionale – l’università, la magistratura, l’assetto dei poteri in una repubblica parlamentare – come sulla dimensione globale assunta dai fenomeni della violenza e della guerra, nella prospettiva di una strutturazione giuridica dei processi di pace.
Rassegna
- Avvenire 2022.07.10
Cotta e l’antropologia del conflitto: in principio c’era la pace
di Flavio Felice