Scritti selvaggi
o della lotta con la vita che ci divora
Cartaceo
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Il dolore, la morte, il conflitto, il dominio, la sicurezza, la libertà ma anche il sesso, il gioco, il bar, il calcio, la pizza, il cretino, le stronzate, il niente sono tra i temi
Il dolore, la morte, il conflitto, il dominio, la sicurezza, la libertà ma anche il sesso, il gioco, il bar, il calcio, la pizza, il cretino, le stronzate, il niente sono tra i temi di questi Scritti selvaggi. Se ne compone una filosofia del quotidiano ad altissima temperatura umorale emanata, come per esplosione atomica, dalla perenne belligeranza tra pensiero e vita. I due poli si attraggono e si erodono, si influenzano e si completano: “La vita – afferma il filosofo selvaggio – risale al pensiero e chiede di essere compresa e risanata. E il pensiero, una volta compiuta la sintesi, si ridà in pasto alla belva che lo divora”.
In queste pagine vi è soprattutto un metodo, non convenzionale, di guardare ai fatti del mondo attraverso i registri del pamphlet o del diario in pubblico, dell’invettiva o dell’oracolo che ogni spirito libero può far proprio e applicare a se stesso. Un libro profondamente scorretto, vitale, antiaccademico, letterario, a volte anche sboccato (mai incivile), in cui si avverte il tono di grandi maestri, da Nietszche ad Heidegger a Croce, o ci si imbatte, inaspettatamente, in Ennio Flaiano e Indro Montanelli, Totò e Franco Califano, Manlio Sgalambro e i Baustelle.
Rassegna
- Il Foglio 2020.05.05
Preghiera
di Camillo Langone - Sette - Corriere della Sera 2017.04.14
L’eterna lotta tra vita e pensiero in una filosofia del quotidiano - Il Giornale 2017.03.19
Eh sì, anche la democrazia è illiberale…
di Nicola Porro