Rocco Pezzimenti

Salvezza e filosofia

Riflessioni sul fine della storia

Cartaceo
19,00 20,00

È fuor di dubbio che alcune filosofie storicistiche hanno determinato drammatiche conseguenze, non ancora del tutto esaurite, che hanno segnato l’intero secolo XX. Non è certo un caso che, proprio in Germania, a

È fuor di dubbio che alcune filosofie storicistiche hanno determinato drammatiche conseguenze, non ancora del tutto esaurite, che hanno segnato l’intero secolo XX. Non è certo un caso che, proprio in Germania, a opera di alcuni teologi cattolici, ci si sia tornati a interrogare sulla “questione concernente la relazione tra storia della salvezza e metafisica”. La riflessione si è resa ancora più urgente dopo che alcuni filosofi – tra questi, ad esempio, Popper con The Poverty of Historicism – hanno tracciato in modo inequivocabile la miseria, anche teorica, dello storicismo. Questa analisi appare oggi un po’ riduttiva perché lo storicismo dialettico, che Popper critica giustamente, non esaurisce il problema della storia, anzi lo esaspera. Resta però il fatto, come evidenzia legittimamente Ratzinger, che tutta una serie di domande restano, anche se nessuno sembra volersele porre. Tra queste: «Come può divenire storicamente presente ciò che è accaduto? Come può avere significato universale ciò che è unico ed irripetibile?». Forse si dovrebbe avere il coraggio di riconoscere che, nella prospettiva escatologica, troppi livelli si sono confusi e tale confusione ha nociuto, in primis, alla visione cristiana. Questa è stata strumentalizzata, via via, da troppe prospettive politiche ed è finita per essere ridotta a una visione meramente sociale togliendo al Cristianesimo la sua prospettiva ultraterrena, riducendolo così a uno dei tanti criteri d’analisi della realtà presente. Ci si dimentica che simili tentativi accompagnarono da sempre il Cristianesimo. L’Apocalisse si presentò subito come un itinerario di salvezza, ma incontrò immediatamente avversari, si pensi agli gnostici, che ipotizzarono altre vie per raggiungere la salvezza. Questo lavoro vuole evidenziare il filo conduttore, sempre presente nella bimillenaria tradizione della Chiesa, che è quello di proporre una visione escatologica ultraterrena e non legata a ideologie, visioni politiche sorrette da, sia pur nobili, posizioni sociologiche e/o filosofiche.

Indice

I. Religione e storia
1. Introduzione
2. Escatologia e primi avversari
3. Ireneo e la prima difesa del senso della storia
4. La querelle agostiniana
5. Leone Magno: l’escatologia non determina la “necessità” storica
6. Il Prognosticum futuri saeculi di Giuliano di Toledo
7. La storia: cammino di salvezza ed espiazione
8. Un tentativo di storia immanente
9. Nota conclusiva

II. Escatologia e alienazione

III. La storia come escatologia immanente e la sua crisi
1. Genesi della storia come fatto umano (ma ancora non solo umano)
2. Voltaire e la storia come fatto umano, solo umano
3. La storia riconsidera la religione: Lessing, Herder e Novalis
4. Prima critica allo storicismo “orizzontale”: Rosmini e l’escatologia
5. Prime crepe nello storicismo
6. Il marxismo: epilogo di un certo modo di intendere la modernità
7. Dalla crisi della razionalità e dell’escatologia terrena all’effimero
8. La tentazione di ritardare l’escatologia
9. Considerazioni conclusive
a. La frattura illuministica
b. Una filosofia della storia è sempre sottintesa
c. Le diverse culture e il divenire della storia
d. Antistoricismo e antidialettica: ineliminabilità del senso
e. La filosofia ridotta a narrativa: Storia e decadenza
10. Nota conclusiva su un caso particolare

IV. L’unicità di un accadimento: tra teologia e filosofia della storia
1. Atene (Parigi) contro Gerusalemme (Roma)?
2. Hugo e la sintesi di una mentalità
3. Le ragioni della frattura
4. Dal soprarazionale all’irrazionale
5. Un esempio
6. Dalla forza alla debolezza della ragione
7. L’ortodossia e l’escatologia cristiana
8. Le misteriose radici della storia
9. L’unicità di un accadimento
10. Vide e credette
11. Se non metto il dito…

V. Quando e per chi?

VI. Storia e misericordia

VII. Conclusione: miseria dello storicismo?
1. Il fondamento religioso della libertà e della storia
2. La crisi dell’escatologia laica
3. Crisi dell’escatologia e disorientamento
4. Il senso di una filosofia della storia
5. I conti con la storia: La fine del machiavellismo

6. Conclusioni

Bibliografia

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