Ragione, religione, città
Una rilettura filosofica del libro VIII del De civitate Dei di Sant’Agostino
Prefazione di Nello Cipriani
Cartaceo
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Viene qui offerta una lettura nuova e stimolante del De civitate Dei, in cui alla ragione è riconosciuto un ruolo di assoluta centralità nel districare l’antico e aggrovigliato rapporto tra religione e città.
Indice
Nota di riedizione
Prefazione di Nello Cipriani
Parte prima
Il contesto
1. Genesi del problema: un significativo dualismo
2. L’urgenza della ragione
1. Un’irrinunciabile premessa metodologica
2. Tra religione e città: la precedenza storica e teoretica di un problema
3. L’estremo tentativo della ragione filosofica
Parte seconda
Il vaglio critico
3. Cum philosophis est habenda collatio: la provocazione filosofica dei platonici
1. Le ragioni di una duplice opzione critica
2. La triplice polarizzazione teologica della filosofia platonica
3. Cavete, ovvero l’urgenza di un vaglio critico
4. Quod notum est Dei… Deus enim illis manifestavit: puntualizzazioni per procedere
5. All’origine della pretesa platonica. Agostino in compagnia di San Paolo
6. Un possibile incontro tra due eredità sapienziali?
4. Vera e falsa sapienza: approfondimenti
1. Sapientia e superbia: l’intersecarsi di due percorsi critici
2. La svolta teoretica della pietas
3. Pietas, Dei cultus e sapientia: non solo una disquisizione terminologica
4. Si sicut Deum… gratias agerent: nel cuore della ragione filosofica
5. Un eloquente caso di “regime d’appuntamento”: la rilettura agostiniana della parabola delle dieci vergini
6. La riduzione univoca di sapientia e civitas: versione eretica e versione filosofica della confusio
7. Vivere secundum carnem (secundum se ipsum): travisamento antropologico e malessere della civitas
8. … Liberi sub gratia constituti: “l’altra” civitas di Agostino nella Regula ad servos Dei
9. A proposito della gratia: una diversificante e risolutiva opzione dottrinale
Parte terza
La verifica
5. Ragione, religione, città. La risposta demonologica alla prova
1. I due poli del problema
2. Modello cosmologico platonico e genesi della demonologia di Apuleio
3. Agostino in difesa della ragione
3.1 … animalium merita non pro elementorum gradibus aestimare: un’equivoca confusione di natura cosmologico-metafisica
3.2 Qua igitur insipientia vel potius amentia per aliquam religionem daemonibus subdimur…? La deriva irrazionale della nozione demonologica di “mediazione”
3.3 Ibi enim est detestanda superbia, hic humilitas miseranda. La demonologia platonico-apuleiana al cospetto della civitas
3.4 Nullus deus miscetur homini ovvero il germe patogeno della teologia platonica
3.5 Flashback sulla demonologia di Apuleio
6. La rilettura agostiniana dell’Asclepio: le due città e la fondazione del pensiero
1. Tra demonologia e idolatria. Una premessa necessaria
2. Una lettura della dottrina idolatrica ermetica alla luce del suo “profetismo”
3. L’eziologia dell’arte teurgico-idolatrica nell’Asclepio e il dualismo interno alla ratio ermetica
4. La versione teurgico-idolatrica della mediazione demonologica e l’eteronomia dei suoi fini
5. I culti idolatrici e lo spiritus fallax
6. Non ipsi, sed Deus eorum nobis est Deus: oltre la societas daemoniorum
7. L’avvenimento della civitas Dei e il duplice regime fondativo del pensiero
Ricapitolazione
Indice dei nomi