«Quali colombe dal disio chiamate». Letterature e ora della leggibilità
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«Raccolgo qui alcuni miei contributi pubblicati negli ultimi anni, fra il 2021 e il 2023, che presentano, nel trattare più analiticamente qualche testo – soprattutto il Decameron – un filo conduttore unificante: quali i
«Raccolgo qui alcuni miei contributi pubblicati negli ultimi anni, fra il 2021 e il 2023, che presentano, nel trattare più analiticamente qualche testo – soprattutto il Decameron – un filo conduttore unificante: quali i valori della letteratura, quale la sua rilevanza conoscitiva del mondo in cui viviamo, dei consessi sociali che si sono succeduti nella storia, delle relazioni umane, di sé stessi, dell’Altro. Il riferimento, certo sintetico, è rivolto in particolare ad alcune opere dell’Antico e del Medioevo, l’Iliade, l’Odissea, la Storia di Apollonio re di Tiro, il Conte del Graal di Chrétien de Troyes, la Divina Commedia, il Decameron. Il che induce a porre più domande e a tentare una risposta circa il rapporto fra passato, presente e futuro e, più nello specifico, circa l’attualità di questi testi, in che cosa consista la loro ora della leggibilità». (A.P.)
Indice
Premessa
I – Anniversario dantesco e crisi dei saperi umanistici. Ancora sulla “filologia della contemporaneità” e sull’“inutilità” dei saperi umanistici
II – Postille critiche sul Decameron: dolore e letteratura, cronotopo, cornice
III – Il sistema cronotopico del Decameron: sondaggi
IV – Valori della letteratura: la molteplicità. Ricordando Italo Calvino
V – Il profumo della letteratura. Appunti su Byung-Chul Han, Il profumo del tempo. L’arte di indugiare sulle cose
VI – Letterature fra Antico e Medioevo. Il passato, il presente e l’ora della leggibilità