Pietrarsa

Da officina a museo ferroviario

a cura di Stefano Maggi

Prefazione di Paolo Rumiz

Cartaceo
26,60 28,00

Luogo unico in Italia, affacciato sul Golfo di Napoli, il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa racchiude un pezzo significativo di storia del Paese. Nel 1840, venne qui fondato dal re Ferdinando II di Borbone

Luogo unico in Italia, affacciato sul Golfo di Napoli, il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa racchiude un pezzo significativo di storia del Paese. Nel 1840, venne qui fondato dal re Ferdinando II di Borbone il Reale Opificio meccanico e pirotecnico di Pietr’arsa, che divenne la più grande industria del Regno delle Due Sicilie e una delle più importanti dopo l’unificazione nazionale. Nel 1839, proprio in quest’area era stata inaugurata la prima ferrovia della Penisola, che collegava Napoli a Granatello di Portici. Le Ferrovie Italiane, dunque, non hanno scelto un semplice capannone industriale per conservare e divulgare le loro antiche glorie, ma hanno deciso di valorizzare il primo opificio e l’officina riparazioni sulla prima tratta ferroviaria nazionale. Il libro è articolato in tre sezioni: Pietrarsa com’era, Pietrarsa diventa museo FS, Pietrarsa rinasce, ciascuna delle quali ripercorre un periodo storico riguardante rispettivamente i 135 anni di vita dell’officina, il primo allestimento del museo e il recente rilancio completato dalla Fondazione FS, che ha dato nuova vita e nuovi orizzonti culturali all’intero complesso.

Testi di Luigi Cantamessa, Sara Cirasola, Stefano Maggi, Fabio Mangone, Oreste Orvitti, Valeria Pagnini, Ilaria Pascale, Aldo Riccardi, Paolo Rumiz.

Costituita il 6 marzo 2013, la Fondazione FS Italiane si occupa di recuperare, valorizzare e consegnare integro alle generazioni future il patrimonio storico delle Ferrovie italiane, tassello fondamentale dell’identità nazionale. Custodisce una collezione di rotabili d’epoca composta da oltre 400 mezzi – di cui circa 200 funzionanti e operativi – gli archivi e le biblioteche, i musei di Pietrarsa e Trieste Campo Marzio, le sale storiche nelle stazioni e le linee ferroviarie un tempo sospese, oggi recuperate a una nuova vocazione turistica con il progetto «Binari senza Tempo», a vantaggio delle comunità e dei territori.

Indice

Epopea di fuoco, ferro e mare
Paolo Rumiz

Pietrarsa L’invenzione unica
Luigi Cantamessa

Pietrarsa nella storia
Stefano Maggi

Pietrarsa com’era
di Stefano Maggi
Capitolo 1 – La fondazione del Reale Opificio meccanico e pirotecnico di Pietr’arsa (1840-1843)
Capitolo 2 – La costruzione e la riparazione delle locomotive (1843-1860)
Capitolo 3 – Il nuovo Regno e le difficoltà dello stabilimento (1861-1863)
Capitolo 4 – L’eccidio di Pietrarsa (1863)
Capitolo 5 – La gestione della Società nazionale di industrie meccaniche (1864-1877)
Capitolo 6 – La gestione statale (dal 1877)
Capitolo 7 – La gestione della Rete Mediterranea (1885-1905)
Capitolo 8 – La gestione delle Ferrovie dello Stato (dal 1905)
Capitolo 9 – Dopo la Seconda guerra mondiale (1946-1975)

Pietrarsa diventa museo FS
di Sara Cirasola e Ilaria Pascale
Capitolo 10 – Dalle prime esperienze al Museo nazionale
Capitolo 11 – Il progetto definitivo, l’inaugurazione e la seconda fase dei lavori
Capitolo 12 – L’allestimento del museo e l’apertura al pubblico (1980-1989)
Capitolo 13 – Dagli anni Novanta al primo decennio del Duemila

Pietrarsa rinasce
di Sara Cirasola e Ilaria Pascale
Capitolo 14 – La Fondazione FS Italiane dà nuova vita e nuovi scopi al museo

La memoria diventa futuro
Oreste Orvitti

Focus
L’architettura delle officine di Pietrarsa, tra esigenze tecniche e volontà di rappresentazione
Valeria Pagnini

Pietrarsa e le fusioni artistiche
Fabio Mangone

Le locomotive prodotte a Pietrarsa
Aldo Riccardi

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