Giulia Cioci

Percorsi sul globo

Donne, associazionismo transnazionale, Guerra fredda

Cartaceo
17,10 18,00

Il 1945 segna la ripresa del protagonismo femminile transnazionale. In quello stesso anno, il Congresso di Parigi apre a un processo di inclusione e invita le sezioni nazionali delle associazioni delle donne ad accreditarsi

Il 1945 segna la ripresa del protagonismo femminile transnazionale. In quello stesso anno, il Congresso di Parigi apre a un processo di inclusione e invita le sezioni nazionali delle associazioni delle donne ad accreditarsi nella neonata Federazione Democratica Internazionale Femminile. In Italia, l’unità si è già rivelata essere una chimera con la  nascita dell’Unione Donne Italiane di area social comunista e del cattolico Centro Italiano Femminile. L’evidenziarsi di una  contrapposizione bipolare si riflette sugli scenari internazionali e se l’Udi entra nella Fdif, il Cif aderisce al Movimento Mondiale delle Madri e ad altre organizzazioni affini. L’Autrice ripercorre lungo il primo quindicennio della Guerra fredda la rete delle affiliazioni globali e sulla base di documentazione inedita, rinvenuta, tra l’altro, presso gli Archivi Onu, fa luce su una transnazionalità contradditoria ma funzionale alla definizione di spazi autonomi nell’associazionismo femminile.

Indice

Elenco delle sigle

Indice degli archivi

Introduzione

1. Dalle utopie unitarie alla Guerra fredda
     1. Legami transnazionali, transizioni storiografiche 
     2. Il Congresso di Parigi: «I giochi erano già stati fatti» 

2. Affiliazioni e fratture
     1. Le Nazioni Unite, il cif e le sue reti 
     2. La Red Federation all’Ecosoc: storia di un’espulsione 
     3. udi e fdif: le divergenze, la fuoriuscita 

3. Abiti, colori, stili. L’incontro con l’altra
     1. In viaggio: «Un bel sogno a occhi aperti» 
     2. Urss, terra d’emancipazione 
     3. L’altrove e la Cina 

Indice dei nomi

Rassegna

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