Per Merito
a cura di Ivan Rizzi
Cartaceo
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L’Istituto di Alti Studi Strategici e Politici (IASSP) si riconosce nei valori del dialogo, fondativi della migliore tradizione occidentale. La didattica del dialogo è il paradigma della formazione strategica che si attua attraverso relazioni
L’Istituto di Alti Studi Strategici e Politici (IASSP) si riconosce nei valori del dialogo, fondativi della migliore tradizione occidentale. La didattica del dialogo è il paradigma della formazione strategica che si attua attraverso relazioni elettive tra colore che cercano ispirazione e guida, e le voci eminenti del sapere e del fare, condividendo l’urgenza di una riqualificazione del Paese nella prospettiva di divenirne partecipi. Il dialogo presuppone un confronto veritativo tra posizioni differenti, ma sempre accomunate dal desiderio di avvicinarsi insieme alla verità. Non è semplice chiacchierata relativistica, ma è, invece, passione per la conoscenza e ricerca della verità che, si accende come una scintilla dall’incontro e dallo scambio dialogico. L’attualità quando non si abbassa il dialogo alla chiacchiera irrilevante (che parla di tutto senza approfondire nulla), fa valere una forma di imposizione del relativismo – l’ossimoro è necessario -, che delegittima l’idea stessa del dialogo. A quest’ultimo antepone e contrappone concetti esclusivi e insindacabili. Ma quando tutti pensano il medesimo, in realtà nessuno sta pensando: e il pensiero stesso decade a operazione irriflessa, ad automatismo tecnico coerente con i tempi in cui l vero si risolve nell’utile, il giusto nell’utilizzabile, il bene nel calcolabile. Il pensiero è per sua natura dialogico, in movimento, per vocazione aperto al confronto con l’altro: il lemma greco dià-logos allude esso stesso a una “ragione comunicativa” (logos, il pensiero che è parola) costitutivamente dinamica, che si muove “attraverso” lo spazio che separa gli interlocutori che si confrontano e che, dialogando, possono da posizioni diverse avvicinarsi alla verità. Per questo, nulla più del dialogo e del confronto veritativo è avversato dal conformismo di un pensiero settario o pensiero unico che dispone di una sua articolata neolingua, il cui dispositivo fondamentale consiste nella delegittimazione apriorica, mediante apposite categorie, di ogni posizione divergente da quella che si pretende la sola ammissibile.
Indice
Incipit
Intanto preparati
Per Merito
Ivan Rizzi
Ambito didattico
Un equilibrio sostenibile fra uomo e macchina nella leadership
Alessandro Amadori
Conoscenza e imprenditorialità, una strada per valorizzare il merito
Paolo Berra
Il merito individuale nell’epoca
Francesco Cetta
La Costituzione si fonda sull’uguaglianza
Gherardo Colombo
La dissoluzione del merito e della qualità
Pino Farinotti
Le avventure del merito
Diego Fusaro
La perdita del futuro e la scomparsa della strategia
Vladimiro Giacchè
Merito e trasmissione del sapere nei processi di replicazione sociale
Alessandro Mangia
La necessità del merito
Andrea Meneghel
L’ineluttabile realtà dei dati
Nando Pagnoncelli
La formazione di una classe dirigente nazionale
Giulio Sapelli
Lo studio delle lingue classiche apre alla comprensione del mondo contemporaneo
Stefano Zecchi
Ambito istituzionale e imprenditoriale
Cyber Security, il nuovo Limes
Daniele Francesco Alì
Coerenza e concretezza, le basi della leadership
Ettore Bandieri
Lavorare sui fondamentali
Massimo Barbari
Merito, leadership e cultura organizzativa
Marco Ceresa
Merito al femminile
Michela Conterno
Per Merito
Filippo Antonio De Cecco
Leadership, merito e anima
Massimo Della Porta
Merito talento e meritocrazia
Alessandro Di Giovanni
Riorientare il cosmo o riorientare il futuro
Giuseppe Fedegari
Chi vuole la decrescita (in)felice?
Davide Giacalone
Artefici del nostro destino
Francesco Magro
La bellezza come funzione degli algoritmi della vita
Valentino Mercati
L’equità in democrazia
Luigi Moretti
Pensare controcorrente
Mario Moretti
Praticare saggezza
Luca Pedrotti
Il merito è un patto sociale
Fabrizio Perletta
Fallire meglio. L’etica del lavoro per il benessere delle persone
Tullio Pirovano
Merito, leadership e libertà
Camilla Pizzoni
Vivere con integrità
Dario Porta
Leadership futura
Giulio Properzi
Riconoscere il merito per arginare le fragilità urgenti della democrazia
Umberto Ranieri
Nuovi esploratori per il deep tech
Vincenzo Russi
Vincerà il dialogo
Adriana Sartor
Ripartire dal linguaggio
Pierluigi Sgarabotto
L’economia del futuro tornerà a essere una scienza sociale
Domenico Siniscalco
Della burocrazia e del merito
Matteo Soncini
Contro l’indifferenza: merito e partecipazione
Paolo Stern
Il merito esiste perché esiste la libertà
Andrea Toselli
L’Italia come Ulisse: fatti non foste a viver come bruti
Fabio Vaccarono
Fra coraggio e rigore: appunti di viaggio per rilanciare la cultura del merito
Stefano Venier
Ecletticità aziendale per formare la leadership di domani
Giancarlo Vimercati
Leadership, merito e trasformazione
Luciano Violante