Alberto Savinio

Partita rimandata

Diario calabrese

Introduzione di Vittorio Cappelli

«Ecco un testo sconosciuto di un grande eccentrico del nostro Novecento. Il libro è la cronaca di un viaggio in Calabria nel pieno delle elezioni “apocalittiche” del 1948. […] Un sorprendente

Introduzione di Vittorio Cappelli

«Ecco un testo sconosciuto di un grande eccentrico del nostro Novecento. Il libro è la cronaca di un viaggio in Calabria nel pieno delle elezioni “apocalittiche” del 1948. […] Un sorprendente reportage d’autore», [Mario Fortunato, «l’Espresso»]

«Che scrittore Savinio, uno dei pochi che possono farci credere d’avere, anche in Italia, nella nostra lingua, una tradizione narrativa. Un viaggio, nel 1948, con alcuni resoconti, ripresi da quotidiani o riviste, ormai dimenticati: ed ecco un piccolo gioiello» [Ermanno Krumm, «Panorama»]

«In questo libro troviamo ben visibile un Savinio intento a giocare la sua personale “partita rimandata” con il dio nascosto della letteratura, dove l’argomento, qualsiasi argomento esterno, si finge dei caratteri della metafisica; la Calabria è uno spettacolo esibito che singolarmente sfuma nell’astrazione e invece, grazie ad una tecnica tanto più abile quanto più sembra naturale, viene resa visibile attraverso divagazioni, notazioni al margine, rapide illuminazioni, il vero e proprio rituale che guida lo scrittore verso una verità altra» [Luciano Caruso, «il Quotidiano della Calabria»]

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collana: Viaggio in Calabria, 2008, pp 90, Italiano
isbn: 8849820591