Parole e decisioni
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La storia di cui qui ci si occupa ha come punto focale un antico dibattito tra quei due approcci che oggi definiamo come dialettica e positivismo: un dibattito che al suo primo estremo ha
La storia di cui qui ci si occupa ha come punto focale un antico dibattito tra quei due approcci che oggi definiamo come dialettica e positivismo: un dibattito che al suo primo estremo ha come protagonisti il Socrate platonico contrapposto a Eutidemo e Protagora. Ma di esso ci occuperemo a partire da quella “scoperta della discussione” che avviene già nell’epica omerica e che costituisce la prima parte di questa ricerca. All’altro estremo temporale, 2500 anni dopo, un analogo dibattito conclude un secolo di riflessioni e apre alla modernità contemporanea. Il “secolo breve” vedrà infatti nella prima parte una forte ripresa della logica nella forma del “positivismo logico” per concludersi poi nell’ultima parte con il farsi spazio della retorica che caratterizza i nostri giorni. Il percorso di questa seconda parte inizierà con una riflessione sugli scambi verbali e sulle varie forme, istituzionali o sociologiche, che lo caratterizzano: discussione, conversazione, dialogo, discorso… Forme elementari della comunicazione che saranno analizzate sullo sfondo di quella del processo anglosassone. Da essa si ricaveranno per sottrazione le altre forme, alcune istituzionalizzate come la forma giudiziaria, altre legate a obiettivi differenti. La “svolta discorsiva” che negli ultimi decenni ha sconvolto molte comuni certezze quanto ai confini delle varie province del sapere, concluderà un percorso al termine del quale la contemporaneità ci apparirà come un arcipelago sismico in continua evoluzione.