Overdose
Come una regolamentazione mette a rischio le medicine del futuro
Prefazione di Antonio Pilati
Cartaceo
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Qualità e speranza di vita hanno goduto di un notevole miglioramento, nel corso del Novecento. Fra i fattori che hanno reso possibile questo progresso, la ricerca farmaceutica occupa un posto di rilievo. Ma, da
Qualità e speranza di vita hanno goduto di un notevole miglioramento, nel corso del Novecento. Fra i fattori che hanno reso possibile questo progresso, la ricerca farmaceutica occupa un posto di rilievo. Ma, da alcuni anni, lo sviluppo di “cure miracolose” sembra essersi rallentato. L’innovazione prodotta da “Big Pharma” è sempre più di tipo incrementale, la maggioranza delle nuove medicine riesce a migliorare la vita dei pazienti affetti da disturbi cronici, ma i grandi colpi di scena sono sempre di meno. Nel contempo, alcuni scandali hanno devastato l’immagine del comparto farmaceutico – ed è cresciuta la domanda per una regolamentazione più stringente del settore.
È davvero questa, la strada per avere più medicine di qualità? In questo libro, scritto per il pubblico americano ma aggiornato per l’Italia, un grande studioso di diritto ed economia come Richard Epstein si confronta con le più spinose questioni legate alla ricerca: è giusto tutelare la proprietà intellettuale dei produttori attraverso i brevetti? È ammissibile la pubblicità di prodotti complessi come le medicine? Il controllo dei prezzi fa bene al consumatore? Fino a che punto deve spingersi la regolazione da parte delle agenzie deputate a controllare sicurezza e affidabilità dei prodotti farmaceutici?
Le risposte di Epstein ribaltano molti luoghi comuni del dibattito. Non è più, ma meno regolamentazione che ha consentito la scoperta di tanti farmaci miracolosi. E proprio quelle regole e quelle burocrazie che dovrebbero tutelare la salute di noi tutti in realtà stanno ipotecando il nostro futuro.