Girolamo De Rada

Opera Omnia II

Canti di Milosao

a cura di Francesco Altimari

Cartaceo
28,50 30,00

A questa mia edizione dei Canti di Milosao, analogamente a quanto già realizzato nel precedente lavoro prodromico sui Canti Premilosaici (1998¹, 2005²) ho pensato di dare una strutturazione compositiva anche distributiva – binaria, collocando

A questa mia edizione dei Canti di Milosao, analogamente a quanto già realizzato nel precedente lavoro prodromico sui Canti Premilosaici (1998¹, 2005²) ho pensato di dare una strutturazione compositiva anche distributiva – binaria, collocando nella prima parte l’edizione cartacea e nella seconda parte, contenuta nel DVD allegato, l’edizione elettronica. Nella prima parte, dopo un capitolo introduttivo incentrato sulla storia della trasmissione del testo e la storia delle edizioni disponibili del poema esaminato, sulle scelte adottate nell’impostare criticamente l’edizione, sui sistemi alfabetici adoperati dall’Autore e sui criteri utilizzati nella mia trascrizione, ho riportato nel capitolo successivo la mia trascrizione linguistica della prima edizione, accompagnata dalla traduzione italiana e – assoluta novità nel campo della tradizione ecdotica albanese e specificatamente deradiana – dalla trascrizione ritmico-melodica, sia con l’alfabeto fonetico internazionale che con l’alfabeto albanese moderno, dello stesso testo. E questo perché in questo nuovo approccio filologico che ho seguito per cercare di superare i limiti anche evidenti riscontrati nei tentativi di chi mi ha preceduto nel riportare il Milosao in vesti moderne, ho naturalmente considerato come prioritaria l’esigenza di occuparmi non del solo codice linguistico, ma anche della rigorosa e straordinaria partitura ritmica soggiacente al testo che è stata inspiegabilmente e sistematicamente ignorata nelle edizioni precedentemente edite. Nel terzo capitolo si è riportata l’edizione critica con disposizione sinottica delle tre edizioni da stampa (1836, 1847 e 1873), con la traduzione italiana dell’Autore. Nell’apparato critico, a cui rimandano le note del testo ricostruito, ho registrato le spiegazioni che si è ritenuto utile offrire al lettore per la comprensione del testo o per dare una spiegazione sugli interventi sul testo limitatamente ai passi emendati o che presentano varianti significativamente rilevanti. Ho poi dedicato il quarto capitolo alla cosiddetta IV edizione – giuntaci manoscritta e incompleta – del Milosao, integrata da una breve storia introduttiva su questa copia autografa del poema, comparata con la versione a stampa più prossima, rappresentata dalla 3ª edizione (1873). La bibliografia chiude questa prima parte dell’edizione. Nella seconda parte, racchiusa nel DVD accluso al volume cartaceo, vengono invece ospitati in formato digitale i testi e i contesti, riportando tra i testi tutti gli originali, editi e manoscritti, del poema deradiano, con i testi critici trascritti delle tre edizioni a stampa in sinossi, per cogliere meglio la dinamica creativa del Poeta. Le concordanze e le frequenze del Milosao integrano questa parte testuale, completata dai lavori inediti di Giuseppe Gangale e da un raffronto della terza edizione di questa versione con la edizione critica del Gradilone (1965). Segue la parte dedicata ai contesti, dove vengono ospitate le mappe in versione elettronica dei paesaggi milosaici e dei luoghi deradiani, i repertori bibliografici e archivistici deradiani non ospitati nella versione cartacea del lavoro e la rappresentazione teatrale dei Canti di Milosao eseguita dagli studenti della Facoltà di Filologia dell’Università di Tirana nel Teatro Auditorium dell’Università della Calabria (2014). Infine, per offrire ai lettori un possibile e utile modello di confronto ritmico-melodico con i canti milosaici, si riporta in chiusura anche la recitazione del canto popolare religioso Shpirti Shejt di Giulio Variboba e il canto tradizionale arbëresh, E Skanderbeku një menatë, aventi la stessa struttura isocronica a quattro tempi dei canti deradiani.