Francesca Rizzo

Non farmi mancare le tue parole

Cartaceo
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Ma non hai ancora capito che c’è un tempo in cui bisogna smettere di domandare? Adesso ho una percezione diversa della vita. Ho smesso di domandare, ho smesso di voltarmi indietro, non voglio

Ma non hai ancora capito che c’è un tempo in cui bisogna smettere di domandare? Adesso ho una percezione diversa della vita. Ho smesso di domandare, ho smesso di voltarmi indietro, non voglio contare gli anni, di «quel che resta del giorno» non voglio sapere, il futuro non lo penso se non quando lo conosco qui e ora; del passato trascino nell’oggi soltanto ciò che è stato buono, e non è stato poco, l’altro lo lascio scorrere. Ho fatto posto alle «piccole gioie», per dirlo con le parole dell’autore di Siddharta. Starsene seduti in riva al mare, un’onda che va, un’altra che viene, nelle serene giornate di questo tiepido inverno, un alito di vento, una nuvola all’orizzonte, la vista di un minuscolo paese, arroccato su una rupe che ha la forma di una mola; o di un gatto che se ne sta al sole beato, o quella di un cane che, finalmente senza paura, si avvicina in cerca di qualche carezza; o dell’agave, le cui foglie si espandano in una sorta di contorta danza; l’intimità di una vita femminile negli anni dimenticata — ma non è felicità tutto questo? Hai ragione, rispondo. Sorrido. 

collana: Zonafranca, bic: D, 2021, pp 132, Italiano

isbn: 9788849866971