Niente da vedere
Cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati (con un racconto fotografico di Marco Belli)
Papozze, prima dell’alluvione del ’51, la cosiddetta Rotta, era adagiato sul Po e aveva circa cinquemila abitanti. Polesella è spezzata in due da un ponte che collega il
Papozze, prima dell’alluvione del ’51, la cosiddetta Rotta, era adagiato sul Po e aveva circa cinquemila abitanti. Polesella è spezzata in due da un ponte che collega il Veneto all’Emilia. Ad Adria un’ennesima tragedia italiana sul lavoro. I Lidi Ferraresi invece, votati al turismo di massa, tra valli palustri e canali, si estendono, tra Rovigo e Ravenna, per venticinque chilometri di costa. Oppure ci sono i paesi di Fratta Polesine e Molinella, patrie dei carbonari ottocenteschi e di Matteotti il primo, del sindacalismo e del socialismo il secondo, dove ora la Lega si incunea fino a imporsi e, a volte, addirittura spopolare. Quelle che seguono sono pagine e scatti nati da viaggi nel “grande vuoto” padano, in uno spazio circoscritto che parte dall’entroterra ferrarese per estendersi ai fiumi Adige e Reno, fin verso il limite estremo della pianura. Si tratta di esplorazioni realizzate entro l’arco di due anni da uno scrittore e un fotografo atipici, sulle orme di scrittori e fotografi del passato, che costruiscono un portolano fatto di geografie dei margini settentrionali. Di queste terre piane e d’acqua, del Polesine come di qualsiasi anonima provincia italiana, da queste parti spesso si sente dire che non c’è niente: niente da vedere. I due protagonisti, nel tentativo di guardare l’Italia attraverso uno degli ultimi spazi sconfinati della pianura più industrializzata d’Europa, con in mente Adorno e Benjamin, sembrano voler dire che ogni luogo è un mondo. Ne emerge un inedito, a tratti sorprendente immaginario della pianura tra i fiumi che lambiscono l’Adriatico, in cui decifrare i segni del paesaggio circostante, raccogliere storie marginali, attraverso strampalate e improbabili ricognizioni, porta a interrogarsi, da Nord a Sud, sul destino dell’Italia più fragile.
Rassegna
- Jacobin Italia 2024.10.28
Il romanzo opaco della Ferrara fascista
di Sandro Abruzzese - Corriereirpinia.it 2023.04.03
Ripartire dall’Italia fragile, Abruzzese si racconta a “Conversazioni in Biblioteca”
di Redazione - doppiozero.com 2022.07.19
Nelle pianure verso la foce del Po
di Michele Ronchi Stefanati - Elbareport 2022.07.13
Niente da vedere, tutto… da ascoltare – Per “Parole in Clessidra” arriva a Mardilibri Marco Belli - Leggere tutti 2022.07.01
Cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati
di Matteo Bianchi