Nel Mezzogiorno d’Italia in Età napoleonica
Vincenzo Cuoco e il problema dell'istruzione
Prefazione di Antonio Lerra
Cartaceo
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Nel Mezzogiorno napoleonico gran rilievo assume l’importante tema dell’istruzione – e l’incisività delle riforme a questo connesse – quale momento essenziale per la formazione dell’uomo e del cittadino. Per il Cuoco l’istruzione riveste importanza
Nel Mezzogiorno napoleonico gran rilievo assume l’importante tema dell’istruzione – e l’incisività delle riforme a questo connesse – quale momento essenziale per la formazione dell’uomo e del cittadino. Per il Cuoco l’istruzione riveste importanza fondante per la società tutta, sia per l’idea alla quale si informa e i criteri attraverso i quali si esprime sia per l’immancabile ricaduta pratica nel connettivo del tessuto sociale circostante; una simile concezione, se pure raggiunge l’acme nel Rapporto al re Gioacchino Murat e progetto di decreto per l’organizzazione della pubblica istruzione nel Regno di Napoli del 1809, rimane sempre sottesa all’intera sua opera. Se pur naufragato nella sua realizzazione pratica, il Rapporto educativo cuochiano non avrebbe mancato di far risentire la sua autorevole influenza sull’ordinamento scolastico coevo nel Napoletano.